Chi era Stefano Violati, figlio del titolare della Ferrarelle morto nell’incidente con il cinghiale – .

Chi era Stefano Violati, figlio del titolare della Ferrarelle morto nell’incidente con il cinghiale – .
Chi era Stefano Violati, figlio del titolare della Ferrarelle morto nell’incidente con il cinghiale – .

Stefano Violati aveva 58 anni. Era cugino del marito dell’attrice Maria Grazia Cucinotta e figlio dell’ex titolare della Sangemini e della Ferrarelle.

La vittima dell’incidente, Stefano Violati

È stato chiamato Stefano Violati l’uomo morto ieri sera dopo che la sua moto, una Honda SH 300, si è scontrata con un cinghiale in via di Santa Cornelia, nella zona Cassia, a Roma nord. Il 58enne era figlio dell’ex titolare (fino al 1987) della Sangemini e della Ferrarelle, nonché cugino del marito della Maria Grazia Cucinotta. L’uomo è finito sotto processo con l’accusa di stalking nei confronti dell’ex compagna: arrestato il 30 gennaio, è stato rilasciato dopo 48 ore. Il giudice aveva disposto il divieto di avvicinarsi alla donna munita di braccialetto elettronico.

Violati camminava via di Santa Cornelia quando un cinghiale, uno dei tanti che si vedono nei centri urbani, gli corse davanti tagliandogli la strada. L’uomo non ha fatto in tempo a frenare ed è andato a sbattere contro l’asfalto, schiantandosi violentemente sull’asfalto e sbattendo la testa a terra. L’impatto con l’animale, anch’egli morto, e con il terreno è stato devastante, tanto che quando gli operatori del 118 sono arrivati ​​sul posto hanno visto che l’uomo versava in condizioni disperate. Immediatamente si precipitò aOspedale Sant’Andrea di Roma, è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. I medici hanno tentato di rianimarlo e di salvargli la vita, purtroppo senza successo.

Sul posto sono intervenute pattuglie del XV Gruppo Cassia della Polizia locale di Roma Capitale per indagare sulla dinamica dell’incidente, anche se i fatti sembrano abbastanza chiari. Quella in cui ha perso la vita Violati non è l’unica causata dai cinghiali, che negli ultimi anni hanno sempre più affollato le aree urbane delle grandi città. Può succedere che questi animali, evidentemente ignari del pericolo, si avvicinino alle strade provocando incidenti drammatici, come in questo caso.

 
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