“Tutta la mia ambizione”. Douglas Luiz sta arrivando – .

“Tutta la mia ambizione”. Douglas Luiz sta arrivando – .
“Tutta la mia ambizione”. Douglas Luiz sta arrivando – .

La rivoluzione bianconera di Giuntoli comincia con l’ufficialità di Thiago Motta. La palla torna al centro della Juventus, rimbalza sulle tribune dell’Allianz Stadium fino a formare in campo le iniziali del nuovo allenatore: è stata questa la metafora scelta per descrivere la svolta, trasmessa per la prima volta su tutti i canali bianconeri. Un messaggio a social unificati per una squadra che vuole essere giovane, nei suoi interpreti e nei suoi concetti: moderna, efficace, con il pallone come protagonista. Un modo per attualizzare il motto coniato da Boniperti: vincere resta la cosa più importante, ma ora lo è anche il percorso per raggiungerli. Un percorso durato tre anni che apre l’era Giuntoli: dopo una stagione di assestamento, il regista ha preso la guida della Juventus. In campo toccherà a Motta, un allenatore dalle idee moderne che metterà in pratica con allenamenti intensi, ma anche con il mercato, rincorrendo i profili giusti per ringiovanire la Vecchia Signora e rivoluzionare il club più conservatore del calcio italiano.

Thiago Motta vuole pochi punti fermi

Pochi punti fermi ma essenziali: venti partenti, nessuno con il posto garantito, per essere competitivi su tutti i fronti. Calciatori completi e flessibili, che si adattano ai ruoli, alle posizioni, al suo calcio fatto di occupazione di spazio, pressione, aggressività. Davanti a Di Gregorio, bravo di piede e reattivo tra i pali, la difesa a quattro avrà al centro il confermatissimo Bremer, che Giuntoli e Motta vorrebbero affiancare Calafiori, difensore centrale mancino che il Bologna sta cercando. cercando di trattenere ma che ha già espresso il desiderio di vestirsi in bianco e nero. Di Lorenzo resta un obiettivo concreto, Cambiaso la certezza dopo un anno da protagonista, Danilo l’esperienza, sia da cannoniere che da esterno. A centrocampo, il colpaccio dell’estate è a un passo, manifesto dell’ambizione bianconera: Douglas Luiz dell’Aston Villa garantisce il salto di qualità a condizioni vantaggiose.

Hujisen e Soulé per arrivare a Koopmeiners

I 18 milioni più Iling-Junior e McKennie sono il prezzo da pagare per assicurarsi l’erede di Casemiro nella Nazionale brasiliana. Koopmeiners resta il centrocampista dei sogni, che potrebbe diventare realtà con il sacrificio di Hujisen e Soulé, su cui è tornato forte il West Ham, mentre il rinnovo di Rabiot trasformerebbe il centrocampista nel cuore pulsante del gioco di Motta. In attacco, con Chiesa sempre più vicino al via (Roma o Napoli), Vlahovic sarà il punto di riferimento: Yildiz è pronto per la consacrazione con il numero 10 sulle spalle, il mercato farà il resto. Servono le ali: Greenwood ha già detto sì alla Juventus, anche se resta da spezzare la resistenza del Manchester United, bloccato nella richiesta di 50 milioni per il talento rinato al Getafe. L’idea più intrigante, però, risiede nell’altra metà del Manchester, quella targata City: il mancino di Savinho, 20enne brasiliano sconosciuto prima di esplodere al Girona, è il profilo giusto per arrivare al Motta. progetto da terra. Fatto di idee, giocatori intriganti e ovviamente palla, che è tornata al centro della Juve.

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