“Tutti i partiti esultano per il grande risultato elettorale raggiunto, confrontando i risultati con le elezioni precedenti, ma nessuno parla della triste percentuale di siciliani che non hanno espresso alcuna preferenza alle urne, ma hanno detto chiaramente che, tra politica e cittadini, c’è una frattura che comprende oltre il 50% dei siciliani”. Lo dice Maria Francesca Briganti, coordinatrice per la Regione Siciliana dell’associazione Le Partite Iva Italia.
“Chiusi nei palazzi o in attesa di voto, i politici eletti all’Assemblea regionale siciliana non prendono alcuna iniziativa legislativa, tra l’altro in materie esclusive, quindi migliaia di cittadini sono senz’acqua da settimane e l’agricoltura e la zootecnia devono fare i conti con l’arrivo del caldo”.
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“I tipici spot elettorali promettono soldi a destra e a manca, ma in tutto questo tempo non è stata adottata almeno una misura decisiva. Il vero risultato delle elezioni europee è che i siciliani si sentono abbandonati dalle istituzioni perché il dibattito politico non ha affrontato i veri temi della campagna elettorale, compreso il nuovo patto di stabilità che non promette nulla di buono”, continua Briganti.
Il vero plebiscito è che il Sud e le Isole non si sentono rappresentate da nessun partito, soprattutto ora che, forti di questa vittoria, procederanno speditamente verso l’autonomia differenziata. La politica deve riflettere sul fatto di essere rimasta orfana del consenso popolare di coloro che si sono astenuti perché la loro voce non è stata ascoltata, invece di celebrare un consenso che non rappresenta una piccola percentuale degli aventi diritto al voto.
I siciliani disertano il voto
I siciliani hanno abbandonato il voto per eleggere i nuovi rappresentanti della comunità in vista delle elezioni europee del 2024. L’isola si colloca al diciannovesimo posto in Italia per affluenza alle urne (intorno al 37%), dietro solo alla Sardegna. Un dato che ha collocato la “circoscrizione Isole” all’ultimo posto in questa speciale classifica delle macroaree italiane. Numeri di cui non c’è nulla di cui andare fieri visto che votare è un diritto ma soprattutto un dovere civico. A dare un po’ di sostanza all’affluenza siciliana ci hanno pensato i 37 comuni che si apprestano a eleggere i nuovi sindaci. Laddove si è votato anche per le elezioni amministrative, le statistiche hanno evidenziato un notevole aumento dei votanti in termini percentuali rispetto al resto dell’isola.
