L’inchiesta di Report sulle Terme. Dai tempi d’oro alla crisi attuale – .

L’inchiesta di Report sulle Terme. Dai tempi d’oro alla crisi attuale – .
L’inchiesta di Report sulle Terme. Dai tempi d’oro alla crisi attuale – .

Tutti aspettavano rivelazioni sensazionali. Ma il servizio sulla crisi delle terme, andato in onda domenica sera su Rai 3 dalla trasmissione televisiva Report, ha raccontato diversi fatti già noti a chi vive in città e agli operatori del settore in Italia. I primi due minuti del servizio di Chiara De Luca hanno sottolineato il grande valore curativo delle terapie effettuate alle Terme. Specialisti e operatori in servizio tra il Tettuccio e il Redi hanno parlato delle proprietà della cura idropinica, dei fanghi e anche degli ultimi progetti legati al post-Covid. Quasi toccanti le interviste ai russi e agli ucraini in cura termale, costretti a prolungare il viaggio per raggiungere Montecatini. L’Oriente, come ha ricordato Massimo Giovanetti, per anni direttore commerciale dell’azienda, era un mercato ambito e desiderato. E la passeggiata della fama? E, ancora, le foto provenienti dall’archivio storico di Carlo Antonio Rossellini, dove sono immortalati personaggi come Grazia e Raniero di Monaco, Giulio Andreotti e Corrado. Ciliegina sulla torta: il Grand Hotel & La Pace acquistato da una miliardaria russa, in attesa della fine del conflitto con l’Ucraina per completare l’investimento. «Facciamo venire Putin e Zelenskyj a Montecatini – ha sottolineato Fanucci – per vedere se qui riescono a trovare un accordo».

La parte iniziale del servizio sembrava un programma molto diverso dalla solita puntata di Report. E qui arriva la parte più drammatica della vicenda, con i proventi che, a partire dal 2011, non riescono più a coprire costi e spese, poco dopo la stipula del mutuo con il pool di banche guidato da Bnl per realizzare il grande piscina alle Leopoldine. Stefano Ciuoffo, assessore regionale alle imprese partecipate, ha spiegato con grande chiarezza un concetto fondamentale. “A un certo punto – racconta – i costi sono aumentati e la disponibilità è diminuita. Durante la costruzione le spese sono aumentate del 40%”. Il celebre architetto Massimiliano Fuksas, a cui era stato affidato il progetto, ha scritto a Report sottolineando di essere molto dispiaciuto per lo stop dei lavori, ma che ciò è avvenuto ‘solo’ per una questione finanziaria.

Nel 2016, in base alla legge Madia, la Regione, azionista di maggioranza delle Terme con il 67%, ha dichiarato la partecipazione non strategica, con l’intenzione di dismetterla e venderla. I soldi, secondo le dichiarazioni di Ciuffo, verranno versati quando verrà presentato un piano di risanamento. Il liquidatore Enrico Terzani e il commissario giudiziario non hanno rilasciato dichiarazioni a Report, ribadendo che qualsiasi cosa potenzialmente in grado di perturbare l’asta del 16 luglio verrà comunicata all’autorità competente.

Daniele Bernardini

 
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