Musica e sfilata della Fanfara di Pozzuolo nel centro di Gorizia, poi l’inno di GO!2025 • Il Goriziano – .

Musica e sfilata della Fanfara di Pozzuolo nel centro di Gorizia, poi l’inno di GO!2025 • Il Goriziano – .
Musica e sfilata della Fanfara di Pozzuolo nel centro di Gorizia, poi l’inno di GO!2025 • Il Goriziano – .

Ci sarà tanta musica a Gorizia venerdì 21 aprile, giornata scelta a livello internazionale come Festa della Musica. Per festeggiare il solstizio d’estate, infatti, saranno diversi gli eventi che si svolgeranno non solo in città ma anche nel resto del territorio. Tra questi ci sarà il debutto della Gong Orchestra, la prima band transfrontaliera, nella cornice Concerti sotto le stelle con il sottotitolo “Uniti nella cultura”. Alle 19, in Piazza Sant’Antonio, ci sarà anche la prima esecuzione diL’inno GO!2025 per la banda musicale, selezionato da un concorso e musicato dal trombettista sloveno Vid Bavcon.

Anche prendere parte ai festeggiamenti lo sarà Fanfara della Brigata Pozzuolo del Friuli, con un programma che inizierà alle 17 e si svolgerà in via Garibaldi, davanti al Teatro Verdi. I musicisti arriveranno suonando e marciando dalla caserma Guella di Piazza Battisti, sede del Corpo Militare, per poi eseguire il loro repertorio della durata di circa 45 minuti. Un lungo viaggio tra le note, come ha spiegato ieri il direttore sergente maggiore Cosimo Taurisano, a partire dall’apertura con la marcia dedicata alla presa di Gorizia, in vista anche del vicino avversario del 17 agosto. Ci sarà anche un omaggio a Puccini, a 100 anni dalla sua morte.

La parte centrale sarà comunque dedicata a grandi colonne sonore di film, da Hans Zimmer a Ennio Morricone, passando al blues d’America che ricorda a suo modo l’anniversario dello sbarco americano in Europa nella Seconda Guerra Mondiale. Saranno 27 in tutto gli elementi più il leader musicale che comporranno l’ensemble, tutti diplomati presso prestigiosi conservatori della Penisola. «La Brigata – ha rivelato il comandante, generale di brigata Nicola Mandolesi – ha un legame forte e importante con la città. Sono orgoglioso di questa partecipazione alla Festa della Musica, questo è un linguaggio che supera tutte le barriere e i confini”.

Se originariamente le fanfare furono create per motivi bellici, per indicare ordini sopra il rumore della battaglia con strumenti a fiato e percussioni, oggi quel compito è mantenuto nelle cerimonie ma si è ampliato. La passione per gli spartiti, del resto, trascina con sé il servizio militare anche quando impegnati in missioni all’estero: «Non è difficile recarsi in qualche reparto – aggiunge l’ufficiale – e trovare i nostri soldati che, durante le pause, cantano. Mi auguro che per i cittadini sia un momento di aggregazione, di convivenza e di gioia che li stimoli all’ascolto”. Parole condivise dall’assessore alla Cultura, Fabrizio Oreti, sottolineando la collaborazione già avviata durante la scorsa edizione della Contea.

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