L’autopsia esclude una morte violenta per Daniele Di Marino – .

L’autopsia esclude una morte violenta per Daniele Di Marino – .
L’autopsia esclude una morte violenta per Daniele Di Marino – .

Nessun trauma violento che possa aver causato la sua morte. È questo il primo risultato dell’autopsia, disposta dalla Procura ed eseguita mercoledì, sul corpo di Daniele Di Marino, il professore universitario morto improvvisamente all’età di 42 anni dopo aver trascorso sabato scorso la serata in un locale del Riviera di Rimini in compagnia della compagna incinta. Per il professionista, originario di Roma ma residente a Como, il medico legale Arianna Giorgetti non ha accertato motivazioni su cosa possa aver causato l’arresto cardiaco e, al momento, si attende l’esito delle analisi tossicologiche per cercare di identificare la causa della malattia mortale. Il sostituto procuratore, al termine dell’esame autoptico al quale ha partecipato anche un consulente della famiglia di Di Marino assistito dall’avvocato Lorenzo Mazzeo del Tribunale di Roma, ha disposto l’autorizzazione alla restituzione della salma ai parenti.

Il docente universitario dell’Università Politecnica delle Marche, impegnato nella ricerca sul cancro e volontario del Comitato Locale della Croce Rossa di Como dove durante il picco della pandemia di Covid-19 si recò a Bergamo come caposquadra su un’ambulanza, era in vacanza a Torre Pedrera e sabato 15 è andato con la compagna a trascorrere la serata a Becky Bay dove era in programma un evento musicale. Secondo quanto emerso, il 42enne aveva “pogato” con altre persone durante i balli sulla pista da ballo ma, come accertato dall’autopsia, eventuali colpi ricevuti non avrebbero un nesso causale con quanto accaduto poco dopo.

Di Marino, intorno alle 23.30, era uscito dal locale sulla spiaggia di Bellaria per dirigersi verso l’albergo insieme alla compagna quando, giunto sul lungomare, si è accasciato improvvisamente a terra, perdendo conoscenza e non rispondendo più alle sollecitazioni. L’allarme lanciato dalla donna ha fatto intervenire i soccorsi del 118, ambulanza e automedica, con gli infermieri che hanno tentato disperatamente di rianimare l’insegnante ma alla fine si sono dovuti arrendere con il medico che non ha potuto fare altro che dichiarare la sua morte. La polizia è intervenuta sul lungomare e ha poi presentato relazione al pubblico ministero di turno presso quest’ultimo che, come atto necessario per lo svolgimento dell’autopsia, ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti.

 
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