Emanuela Orlandi, chi è Pietro e perché c’entra con il caso – .

Emanuela Orlandi, chi è Pietro e perché c’entra con il caso – .
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Non ha mai perso la speranza: Pietro Orlandi ha speso la sua vita alla ricerca della verità, per scoprire quale fosse il destino che la vita aveva riservato alla sorella Emanuela. La ragazza, giovanissima, è scomparsa in circostanze misteriose il 22 giugno 1983 e – da quel momento – di lei si sono perse completamente le tracce. Non si è mai arreso, nemmeno quando sentiva di avere tutti contro. E ora, con la notizia della riapertura del caso da parte della magistratura vaticana, è tornato in prima linea.

Chi è Pietro, il fratello di Emanuela Orlandi

Pietro è il fratello maggiore di Emanuela Orlandi, figlio di Ercole e Maria. Nonostante la sua costante presenza sui social, la sua età non è nota se non che è nato a Roma e ha trascorso parte della sua vita a Roma. Vaticano, dove suo padre lavorava come funzionario della città-stato. Dal giorno di scomparsa della sorella, non si è mai arreso. Ha chiesto verità, giustizia e spera che sia ancora viva: i suoi social riportano le testimonianze della sua battaglia, in cui si è rivolto spesso anche allo Stato Vaticano.

È sposato con Patrizia Marinucci, dalla quale ebbe cinque figli. Tre di loro – Rebecca, Salome ed Elettra – hanno partecipato X Factor e dopo la gara Fiat Musicache ha vinto in trio sotto il nome di Coralina. Sono appassionati di musica, così come la loro zia Emanuela, iscritta all’Accademia Musicale Tommaso Ludovico da Victoria, in Piazza Sant’Apollinare, dove ha studiato pianoforte, flauto traverso, canto corale e teoria musicale.

Oltre a far parte del cast della serie Ragazza vaticana, in onda su Netflix dal 22 ottobre 2022è stato anche l’ospite dello spettacolo Scomparso su Sky, in cui ha parlato del rapimento della sorella. Peter ha altre tre sorelle: Maria Cristina, Federica e Natalina.

La reazione di Pietro Orlandi alla riapertura delle indagini

Le sue parole, alla notizia del riapertura del caso diffuso il 9 gennaio 2023, non hanno aspettato. Sentito da La stampa, Pietro Orlandi si è detto fiducioso di questo nuovo sviluppo nella ricerca della verità, atteso da tutta la famiglia ormai da 40 anni. Le ipotesi sono tante, a partire dalla volontà di papa Francesco di fare chiarezza.

“L’ho scoperto improvvisamente – ha detto Orlandi – questa notizia è positiva. Anche perché non è una riapertura: il Il Vaticano non ha mai aperto un’inchiesta ufficiale. E’ la prima volta che viene aperta un’inchiesta interna vaticana sul sequestro di Emanuela. Da quello che ho capito dalle dichiarazioni di Diddi vogliamo guardare tutti i fatti dall’inizio, ricominciare dall’inizio. Forse hanno capito che altrimenti non ci fermeremo mai nella ricerca della verità”.

Il suo auspicio è quello di essere coinvolto in prima persona e di essere chiamato a verbalizzare: «Avevamo scritto anche a Papa Francesco con l’avvocato, informandolo che eravamo avere nuovi elementi e che avremmo voluto verbalizzare. Questi sono elementi importanti che meritano ulteriori approfondimenti. Dirò le cose che ho sempre detto. Sono convinto che in Vaticano ci siano persone, anche di alto livello, che sono al corrente dei fatti”.

 
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