(askanews) – È un film sulla nostra continua ricerca di identità I motociclistidiretto da Jeff Nicholsche lo presentò a Roma insieme al protagonista Austin Butler. Si ispira al lavoro del fotoreporter Danny Lyon, che pubblicò un libro nel 1968 dopo aver vissuto per quattro anni come membro di una banda di motociclisti.
Il film, nelle sale dal 19 giugno, mostra come un gruppo di disadattati amanti della velocità, uniti da un forte legame, possa trasformarsi in una pericolosa banda criminale, in un periodo in cui l’America stava attraversando tumultuosi cambiamenti politici ed economici. e sociale.
Il regista ha spiegato: «Vuoi sempre che il tuo film venga visto da tante tante persone ma la cosa fondamentale per me è emozionarle. E il modo per rendere universale una storia è raccontare una storia individuale, la storia di una persona in un momento specifico, in modo che tutti possano chiedersi quanto sia vicina a loro”.
Austin Butler: “Un’esperienza quasi incredibile”
Per Butler c’è qualcosa in comune tra un gruppo di persone che condividono una passione, come nel caso dei motociclisti del film, e ciò che unisce chi lavora nel cinema. «È così speciale quando passi il tuo tempo a fare qualcosa a cui tieni, sei su un set e lavori a stretto contatto con così tante persone, verso un obiettivo comune, cercando di fare il meglio che puoi. Lo diventi. E poi crei qualcosa, di cui altre persone verranno a parlarti, dicendoti cosa pensano. È come se parlassero di tuo “figlio”. È un’esperienza quasi incredibile.”
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