Aeroporto, Salerno Costiera Amalfitana “Dalla storia infinita, alla storia… è finita” – .

Aeroporto, Salerno Costiera Amalfitana “Dalla storia infinita, alla storia… è finita” – .
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Raffaele Palumbo*

L’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi apre il 1 luglio 2024 con i primi voli dal 14 luglio 2024, questa non è più una novità perché finalmente anche la Campania avrà 2 aeroporti capaci di ricevere più flussi di turisti da distribuire non più solo su Napoli Capodichino .
Perché la storia non finisce mai, perché l’aeroporto di Pontecagnano nacque nel 1926 come accampamento di fortuna, nel 1933 divenne scuola di volo provinciale, nel 1952 divenne sede della Fondazione Aero Club Salerno, nel 1958 fu costituito un Consorzio preparato, poi ufficializzato nel 1981 23 anni dopo, nel 2007 è stato adibito ad aeroporto per il traffico civile, nel 2008 sono iniziati i primi voli di linea con la compagnia Vola Salerno dal 2 agosto al 18 dicembre 2008. Dal 2009 al 2012 compagnie come Air Dolomiti Volò, Alitalia, Skybridge Air Ops e Danube Wings. Eppure la notorietà dell’aeroporto di Pontecagnano, o meglio Bellizzi, fu quella dell’atterraggio, nel 1962, dell’aereo con a bordo parte della famiglia Kennedy per visitare la Costiera Amalfitana, ma ciò non bastò a rendere questo aeroporto degno di attenzione, perché è sempre mancato qualcosa per renderlo un aeroporto funzionante e conosciuto, nonostante il marchio che oggi fa parte del nome dell’attuale Aeroporto della Costiera Amalfitana. Nel 2013 l’aeroporto è stato finalmente inserito nel “Piano Nazionale di Sviluppo Aeroportuale”. L’aeroporto è stato strappato all’altra zona contesa di Grazzanise (Caserta), solo grazie alla lungimiranza e volontà politica dell’epoca, e alla tenacia odierna dei presidenti De Luca, Alfieri e Prete, che nel mezzo di varie inaugurazioni , si è scontrato con una realtà che ci ha spezzato le ali, mai termine più azzeccato, riportandoci sempre alla difficoltà iniziale, una pista corta che non permetteva l’atterraggio di aerei di media o grande capienza, con la conseguenza di tariffe non competitive sui voli mercato, oltretutto l’autorizzazione da parte dell’ENAC concessa e rinnovata solo di anno in anno, motivo per cui non è mai stato possibile avere una gestione con grandi gruppi, i quali, non potendo pianificare investimenti a medio e lungo termine, non se la sono trovata interessante investire nell’aeroporto di Salerno. La sinergia istituzionale, l’allungamento della pista a 2.200 metri, il nuovissimo piazzale parcheggio aeromobili e le moderne infrastrutture del secondo aeroporto campano, hanno fatto sì che una delle più grandi società di gestione aeroportuale in Italia, Gesac, che ha già gestito l’aeroporto di Capodichino da anni, per puntare strategicamente sulla provincia di Salerno.
L’apertura dell’Aeroporto completa un quadro mai così importante: il 2024, anno delle radici italiane, il 150° anniversario degli emigranti in Brasile, i finanziamenti alle aree interne e il Giubileo del 2025 sono occasioni da non perdere. perdere, l’errore da non commettere è farsi cogliere impreparati. A mio avviso la strategia da adottare deve essere quella di puntare molto sull’incoming, investire nella formazione degli operatori, in particolare su lingue e ospitalità, incentivare agenzie di viaggio e tour operator attraverso finanziamenti, attraverso la partecipazione a fiere nazionali e in particolare a quelli internazionali, organizzare la mobilità anche con veicoli ad energia pulita, finanziare e trovare forme di sostegno per le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, queste ultime hanno conosciuto negli ultimi anni una crescita esponenziale, di pari passo con i nuovi modelli turistici legati alla sostenibilità e alla ambiente.
Come membro della Commissione Turismo della Camera di Commercio di Salerno, in sinergia con gli altri componenti, presenterò a breve un progetto per la creazione di un Sistema Turismo omogeneo, a gestione snella, e non l’ennesimo carrozzone, che coinvolga le zone costiere e le Aree Interne, diverse dai modelli dei Distretti Turistici o dei nascenti Centri Turistici, che dovranno coinvolgere in primis i privati, vero motore trainante dell’economia turistica locale, prestando attenzione alla sostenibilità ambientale dei diversi attori coinvolti nella filiera turistica pubblica e privata, con una chiara strategia di valorizzazione delle aree interne, dei borghi e dei centri storici, con la creazione delle Comunità Solidali del Sistema Turistico e degli Osservatori Turistici, questi ultimi dovranno monitorare sinergicamente tutte le statistiche dei flussi nazionali ed esteri in tempo reale, delle attività turistiche del territorio di riferimento, senza attendere tempi biblici, permettendoci di intercettare velocemente nuovi mercati emergenti. Una delle attività principali deve essere il costante monitoraggio del controllo di qualità dei servizi offerti agli ospiti, affiancandosi alle tre regole dell’ospitalità degli antichi greci, che consideravano sacro l’ospite:
Il rispetto dell’ospite per l’ospite;
Il rispetto dell’ospite per l’ospite;
Un regalo d’addio all’ospite in partenza.
Regole semplici ma efficaci, che servono a creare una promozione diretta ed efficace per la destinazione Provincia di Salerno senza fare distinzioni tra zone balneari e zone interne, il modello vincente deve essere quello di elaborare proposte basate sulla stagionalità, che permettano di offrire servizi a 360 gradi giorni all’anno.

*Raffaele Palumbo
Presidente del Dipartimento Studi e Ricerche
Turismo e sviluppo territoriale
Membro della Commissione Turismo
Camera di Commercio di Salerno

 
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