Napoli, Cilento 1780 conquista anche Venezia con un elegante tabardo artigianale – .

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Il tabardo cilentano conquista tutti, anche a Venezia. Prova di ciò è il successo ottenuto ieri nella splendida cornice del Fondaco dei Tedeschi, dove si è tenuto un incontro sull’antico mantello a ruote di origini medievali, moderato da Jacopo Nani Mocenigo Bentivoglio d’Aragona.

Hanno partecipato alla serata Sandro Zaraantica manifattura di tabardi veneziani, con alcuni capi storici ed irripetibili, come un tabardo nero con decoro intarsiato con filo d’oro, il Maestro Franco Puppatostorico sarto di Venezia con alcuni dei suoi abiti Goldoni, Arrigo Ciprianiproprietario dell’Harry’s Bar, con indosso uno splendido tabarro bianco, Franz Botre’direttore di Arbiter e infatti Ugo Cilentotitolare della Maison Cilento 1780, con tabard realizzato nella propria sartoria con un doppio telo del peso di 800 gr, blu navy da un lato e tartan Black Watch dall’altro, chiuso con un gancio disegnato da Ugo Cilento che rappresenta l’ago e il filo, simbolo del vero artigianato.

Particolarmente ammirato è stato quindi il tabarro cilentano, realizzato nel rispetto della tradizione sartoriale napoletana con un pregiato tessuto inglese e non secondo i precisi canoni manifatturieri dello storico capo veneziano: una scelta che riflette la capacità della maison di rispettare altre tradizioni artigianali e, allo stesso tempo tempo, fondono culture ed eccellenze diverse. La grande storia di Cilento 1780il rispetto della tradizione e la ricerca dell’eleganza che ha unito le otto generazioni cilentane e la grande competenza e passione di Ugo Cilento si riconoscono in questa creazione dal gusto napoletano e d’ispirazione veneziana, città a lui particolarmente cara per la sua storia e per i suoi indiscussi fascino e che ancora una volta, dopo il Leone d’Oro, riconosce il Cilento come eccellenza nel campo della sartoria e dell’abbigliamento.

Durante la sera Sandro Zara, Ugo Cilento, Franco Puppato E Arrigo Cipriani vengono premiati dalla nota e prestigiosa vetreria Seguso fin dal 1397 con un’opera d’arte che simboleggia le cuciture dei tessuti utilizzati dai maestri artigiani nel loro lavoro. «Condividere la mia passione per l’eleganza e lo stile con le eccellenze veneziane è stato per me un enorme piacere e motivo di grande soddisfazione, così come lo è stato ricevere il riconoscimento ottenuto dalla vetreria Seguso. Un’esperienza unica in una cornice spettacolare come quella del Fondaco dei Tedeschi”, ha commentato Cilento a margine dell’evento veneziano.

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