Truffa mascherine in Puglia, due condanne e tre assoluzioni – .

Si chiude con due condanne e tre assoluzioni il processo di primo grado sulla presunta truffa che, secondo la Procura, era stata messa in piedi da alcune aziende fornitrici di mascherine durante la pandemia. Il Tribunale di Bari ha condannato gli imprenditori Gaetano e Vito Davide Patrizio Canosino, legali rappresentanti rispettivamente delle società 3MC spa e Penta srl ​​di Bari, a una pena detentiva di 1 anno e 6 mesi, condannati inoltre a una multa di 10mila euro (assolto “perché il fatto non sussiste” da altra accusa).

Il giudice Antonietta Guerra ha assolto Romario Matteo Fumagalli, legale rappresentante della società Sterimed srl di Milano con sede operativa in Surbo, e Massimiliano Aniello De Marco, legale rappresentante della Servizi Ospedalieri spa di Ferrara, da tutti i reati lamentati “perché il fatto non esistono”, Elio Rubino, legale rappresentante della Aesse Hospital srl di Bari, “perché il fatto non costituisce reato”.

Il processo, nel quale sono stati contestati a vario titolo i reati di manovra speculativa sul mercato, tentata frode aggravata e frode nelle pubbliche forniture, riguarda i contratti stipulati con le Asl pugliesi, durante il lockdown di marzo 2020, per forniture di centinaia di di migliaia di mascherine Ffp2 e Ffp3 con rincari – secondo l’accusa speculativa – dal 41 al 4.100%, pagando fino a 20 euro per ogni dispositivo di protezione, allora introvabile sul mercato.

SERVIZI OSPEDALIERI: VALUTAZIONE DELL’ESTRANECITÀ

La sentenza del Tribunale di Bari «ha confermato che l’azienda non ha mai fornito mascherine facciali filtranti Ffp2 all’ASLBA e di conseguenza non ha mai posto in essere alcuna manovra speculativa sulle stesse, né ha mai posto in essere tentativi di frode o frode nelle pubbliche forniture». Lo sottolinea Servizi Ospedalieri spa, società del gruppo Rekeep di Bologna, dopo la piena assoluzione (“perché il fatto non sussiste”) del suo presidente e legale rappresentante Massimiliano De Marco nel processo sulla fornitura di filtri Ffp2 mascherine facciali all’Azienda USL di Bari.
«Viene, quindi, definitivamente accertato dal Tribunale di Bari – si legge in una nota – la completa estraneità della società e del suo legale rappresentante rispetto a qualsiasi ipotesi di reato, i quali sono sempre stati assolutamente certi della correttezza del loro comportamento e dell’erroneità e “infondatezza del proprio coinvolgimento nell’indagine avviata dalla Procura”.

 
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