Arrestato l’ex compagno stalker – .

La Polizia di Stato di Cesena è ancora in azione per arrestare un uomo cinquantenne per il reato di stalking, comunemente chiamato stalking, un’altra storia di uomini che non si rassegnano alla fine di una relazione sentimentale. La Questura ricostruisce la vicenda, riferendo che la sera del 12 aprile la Sala Operativa è stata allertata da una richiesta di aiuto di una donna spaventata che affermava che il suo ex compagno, probabilmente in forte stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol, aveva presentato a casa. Avvisi pericolosi già in giornata, visto che la 50enne di Cesena le aveva già inoltrato diversi messaggi minacciosi che non lasciavano presagire nulla di buono.

La donna ha raccontato alla polizia di trovarsi in casa con il figlio minorenne e di temere per la sua incolumità e per quella del figlio, poiché non immaginava fin dove si sarebbe spinto il suo ex compagno che aveva già deposto in più occasioni. di non accettare la fine della loro relazione.

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Sul posto sono accorse le due pattuglie della Volante, ma l’uomo si era già allontanato. A quel punto gli agenti hanno raccolto la testimonianza della donna, avendo modo di ricostruire integralmente la reiterazione, nell’ultimo periodo, di tutta una serie di condotte persecutorie che l’uomo aveva messo in atto nei suoi confronti in più occasioni, soprattutto da quando lei aveva deciso di porre fine la loro relazione nel 2022.

La vittima ha denunciato stalking sul posto di lavoro, continui messaggi minacciosi, il tutto aggravato dal fatto che la sua ex compagna deteneva legittimamente un’arma. Dopo aver appreso nel dettaglio la situazione di pericolo, la polizia si è recata a casa dell’uomo e ha provveduto ad arrestarlo.

Il 50enne è stato trovato all’interno dell’appartamento in stato confuso; la Polizia lo ha arrestato in flagranza di reato per stalking e ha sequestrato l’arma. Nella mattinata del 15 aprile, il Tribunale di Forlì ha convalidato l’arresto e sottoposto l’uomo alla misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, mediante l’applicazione del braccialetto elettronico.