Attraverso una nota ufficiale il Reggiana ha comunicato una bellissima iniziativa a favore delle persone con disabilità visiva. Dopo aver indossato le maglie da gioco con i nomi dei giocatori granata scritti in alfabeto Braille, il club emiliano ha deciso di provare l’evento per un nuovo servizio di audiodescrizioni per gli spettatori non vedenti o ipovedenti in occasione della partita di venerdì contro il Cosenza.
L’iniziativa sarà una prova sperimentale voluta dalla Reggiana e resa possibile grazie all’azienda partner Gis Air Compressors, e Cmt Translations, società specializzata nel rendere fruibile il processo di comunicazione tra codici diversi e per questo ideatrice di “Connect Me Too”. . Si tratta del sistema di audiodescrizione che permette ai tifosi non vedenti, ipovedenti e ipovedenti di vivere l’esperienza sportiva e di farli sentire parte integrante dell’evento. Il servizio si basa su una piattaforma completamente digitale connessa alla rete 4G ed è facilmente fruibile dagli utenti tramite il proprio smartphone. “Connect Me Too” permette la diffusione di una radiocronaca iperdescrittiva realizzata da un professionista del settore, capace di raccontare non solo l’evento clou ma descriverne dettagli e sfumature, ad esempio ciò che accade fuori dal campo o sugli spalti, e trasmettere l’atmosfera dello stadio.
L’iniziativa di Reggiana apre la strada alle cadetterie e ne segue gli esempi Milan, Inter, Genoa E leccese e la Nazionale Italiana. “È davvero un piacere che anche un club di Serie B possa offrire questo servizio e dimostra ancora una volta come attività così virtuose possano essere realizzate a costi contenuti, rappresentando un importante valore aggiunto per l’intero territorio limitrofo. Faccio i complimenti alla Reggiana“, ha dichiarato Edoardo Gargiullo, responsabile licenze UEFA presso la FIGC.
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