un corso per imparare a stare vicino ai malati – .

un corso per imparare a stare vicino ai malati – .
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Il corso organizzato da Pastorale della salute sulla base del brano evangelico “Ero malato e mi avete visitato” (Mt 25,36). Il corso offre un’ampia panoramica della presenza dei malati nella Bibbia e nel magistero, soffermandosi soprattutto sugli aspetti psicologici e relazionali.
Un percorso fatto di sei incontri che si concluderà il 15 maggio e che si terranno tutti i mercoledì dalle 20.30 alle 22 in Seminario.
«Le lezioni inizialmente erano rivolte solo ai ministri straordinari dell’Eucaristia – spiega Gino Covizzivice responsabile della pastorale sanitaria diocesana e responsabile dell’associazione di volontariato socio-sanitario Avulss – sono aperti a chiunque si trovi, a vario titolo, nelle vicinanze di a malato e intende avere una preparazione specifica”. Possono essere familiari, parenti, amici o anche volontari, mentre per gli operatori socio-sanitari sono previsti corsi ad hoc. Gli incontri, dopo aver esplorato il significato di malattia nelle Scritture e nel magisterotoccheranno il aspetti psicologici del paziente (Mercoledì 17 aprile con lo psicologo Stefania Fabbri), IL relazione con il paziente (24 aprile con Angelo Gambi e Gino Covizzi), fino alle esperienze di medici e geriatri in ospedale e nella comunità (8 maggio con Gianantonio Bianchedi e Gabriella Reggi). «Spesso pensiamo, erroneamente, che non ci sia bisogno di formazione per tenere compagnia a una persona malata. Invece è fondamentale imparare a discernere, ad avere la giusta distanza. Vogliamo portare ai malati non sono solo parole comfortma anche il Speranza e aiutarli a riconoscere il valore di vita in qualunque condizione possiamo trovarci”. Particolare attenzione è data anche a terza Età.

Covizzi: «La vecchiaia non è una malattia

«Quello che vogliamo provare a trasmettere – spiega Covizzi – è che la vecchiaia non è una malattia, ma una parte della vita che non va demonizzata, anzi. Sulla malattia dobbiamo creare culturaanche in linea con la Pastorale della Salute, che promuove la presenza e l’azione pastorale dei Chiesa nel mondo di assistenza sanitaria. L’obiettivo che ci poniamo – aggiunge Covizzi – è curare il formazione umana e cristiana degli operatori sociali e sanitari oltre alla visita e all’accompagnamento religioso dei malati, dei familiari e del personale sanitario. L’idea è quella di creare le condizioni umane e spirituali per poter celebrare, nell’incontro con il paziente, una realtà vera e autentica relazione di aiuto pastorale». Covizzi, con l’associazione Avulss, si occupa anche di mantenere i bambini ricoverati in pediatria dopo un’operazione chirurgica e gli anziani soli che vengono dimessi dall’ospedale verso le loro case o case di riposo. «Cerchiamo di dare respiro ai familiari del malato – prosegue Covizzi – Il problema grosso è che il malattia viveva come trauma e come parete dalla gente. Quello che facciamo è offrire a sostegno umano e morale e ricordare, soprattutto a chi è sfiduciato, che la vita è preziosa e va custodita sempre”. Le lezioni si svolgono in Seminario ed è possibile partecipare anche ad un unico incontro.

Tag: Pastorale salute cura imparare chiudere malato

 
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