Foggia primo per numero di infortunati in Serie C – .

Foggia primo per numero di infortunati in Serie C – .
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Tornano a salire i livelli di criticità in Italia. È questo, in sintesi, quanto emerge dall’ultimo rapporto annuale prodotto dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Il report presenta nel dettaglio i dati sull’andamento delle partite di calcio nella stagione 2022/2023, con un’analisi approfondita dalla Serie A ai campionati dilettantistici, passando per le coppe nazionali e le competizioni internazionali, un confronto con i campionati precedenti e tutte le diverse attività delle forze dell’ordine prodotte (arresti, denunce e Daspo).

Molto importante è stata l’analisi della scorsa stagione in quanto è stata la prima caratterizzata dalla riapertura degli impianti a pieno regime (avvenuta a partire dal 1 aprile 2022) e senza le restrizioni delle due stagioni precedenti.

“Generalmente – si legge nell’introduzione –, nel periodo di riferimento si è registrato un progressivo aumento dei livelli di criticità rispetto agli ultimi campionati, compresi quelli precedenti l’emergenza pandemica, e del numero di operatori delle forze dell’ordine impiegati nei servizi di ordine pubblico e sicurezza connessi alle partite disputate nella stagione in questione”.

L’Osservatorio evidenzia segnali di cambiamento, per quanto riguarda i comportamenti dei tifosi, iniziati già nella stagione 2021/2022, ossia una tendenza sempre più marcata a preferire gli spostamenti in trasferta con mezzi privati ​​o noleggiati. I viaggi con gli autobus tradizionali stanno diventando sempre meno frequenti”.con l’effetto di rendere più difficoltosa l’attività di controllo da parte delle forze dell’ordine, sia lungo gli itinerari che nelle fasi di afflusso nei centri urbani”.

Altro aspetto evidenziato nel rapporto è l’aumento degli scontri tra le frange più estremiste all’esterno degli impianti sportivi, molto spesso in luoghi adiacenti agli stadi o lungo le vie di transito dei tifosi ospiti, situazione verificatasi anche a Foggia.

Un’ulteriore evoluzione dello scenario emerge dall’analisi della stagione 2022-2023, oggetto del presente Rapporto, alcuni episodi sono apparsi particolarmente sintomatici dei cambiamenti in atto, sia per i livelli di aggressività raggiunti, sia per le modalità di condotta adottate dalle gruppi ultras, che si sono tradotti, in alcuni casi, in azioni di guerriglia o imboscate con il ricorso a false dichiarazioni e l’uso di armi improprie (bastoni, pietre e ordigni pirotecnici, ecc.). Tra i fattori critici emergenti vi sono, da un lato, la ricerca di conflittualità nei luoghi di incontro dei tifosi lungo i percorsi di trasferta, e dall’altro, le sempre più intricate dinamiche di rapporti di alleanza o di ostilità tra frange di tifosi di squadre diverse, anche su scala internazionale con associazioni estere simili, senza escludere i conflitti che esistono anche tra gruppi ultras all’interno della stessa tifoseria. La recrudescenza di episodi di violenza non ha interessato solo i campionati professionistici ma anche i tornei dilettantistici, per i quali sono aumentati i divieti di spostamento emessi dai Prefetti nei confronti di diversi tifosi, soprattutto in occasione dei derby regionali.

In totale, nella scorsa stagione sono state monitorate 2.662 partite di calcio (381 Serie A, 390 Serie B, 1.188 Serie C, 519 campionati dilettantistici, 46 competizioni internazionali, 113 Coppa Italia e Coppa Italia C e 25 amichevoli) per un impiego complessivo di quasi 234mila persone. operatori delle forze dell’ordine.

L’aumento delle criticità è evidente soprattutto nei dati relativi agli incontri con infortuni: nel 2022/2023 furono 113 (quasi il doppio rispetto alla stagione precedente), dato in crescita anche rispetto alle stagioni pre-pandemia. Situazione simile per quanto riguarda il numero dei feriti civili (101) e delle forze di polizia (147). In netto aumento anche il numero delle denunce e degli arresti: nel 2022/23 le persone denunciate hanno superato le 2mila unità, mentre le persone arrestate sono state 125, con un incremento del 22,5% rispetto alla stagione 2018/19.

La situazione in Serie C

Nella terza serie, dove giocano Foggia e Audace Cerignola, i dati raccolti dall’Osservatorio sono più o meno in linea con quelli della stagione precedente: in totale sono rimaste ferite 27 persone, 18 tra le forze dell’ordine, 8 tra i civili più uno steward 8 civili feriti.

Numeri che, ahimè, vedono Foggia protagonista assoluta. Negli scontri che hanno coinvolto i tifosi rossoneri, infatti, sono rimaste ferite 8 persone (ovvero il 30% rispetto al totale dei feriti registrati in Serie C), 6 tra le forze dell’ordine e 2 tra i civili. A seguire, Avellino e Sangiuliano. Tra i club coinvolti c’è anche l’Audace Cerignola con un ferito tra le forze dell’ordine.

Su scala nazionale, il dato del Foggia resta tra i più gravi: nella classifica dei tifosi che hanno registrato più infortuni, il Napoli è in testa con 23 infortuni (di cui 15 tra i tifosi), uno in più del Genoa (dove tuttavia la percentuale di agenti delle forze dell’ordine feriti è molto più alta). Seguono Nocerina (13), Sampdoria (11), che precedono Foggia e Brescia.

 
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