Maxi sequestro di latte. Soda caustica e acqua ossigenata per correggere i prodotti avariati – .

Maxi sequestro di latte. Soda caustica e acqua ossigenata per correggere i prodotti avariati – .
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Pesaro, 25 aprile 2024 – idrossido di sodio E perossido di idrogeno per correggere l’acidità del latte andato a male. Un maxi blitz dei Carabinieri Nas di Ancona e gli ispettori del Ministero hanno scatenato una grande bufera sulle Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, società controllata dal Gruppo Trevalli Cooperlat. L’indagine riguarda l’utilizzo di prodotti adulterati con sostanze che avrebbero coperto il pessimo stato di conservazione di prodotti destinati a finire sugli scaffali dei supermercati e quindi nelle nostre tavole. Nelle prime ore di lunedì e fino al tardo pomeriggio l’azienda è stata al centro di un maxi-ricerca disposto dalla Procura di Pesaro e che ha portato al sequestro di celle frigorifere, locali di deposito, bancali con prodotti scaduti e ingenti quantità di soda caustica e acqua ossigenata utilizzati, presumibilmente, per correggere l’acidità del latte avariato. Anche il laboratorio e i magazzini sono stati perquisiti a fondo e sono stati prelevati campioni. Ma non solo: il sequestro documentale riguardava anche i rapporti con la società madre Trevalli Cooperlat e sarebbe stata controllata anche un’altra società dipendente del gruppo che ha sede fuori regione.

Nel complesso l’operazione ha richiesto più tempo 60 agenti di polizia giudiziaria, tra Carabinieri dei Nas e Ispettori dell’Ispettorato Centrale Controllo Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole ma anche 2 consulenti, Arpam e Ast. I Nas sono impegnati quotidianamente nel contrasto alla criminalità alimentare e sanitaria.

“Le attività di perquisizione e sequestro – si legge in una nota ufficiale – hanno portato ad un totale di sequestrate circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di latticini, insieme a circa 2,5 tonnellate di adulteranti. Il valore complessivo è di circa 800mila euro. Gli accertamenti sono scattati a seguito delle indagini dirette dalla Procura di Pesaro nei confronti di 10 persone e 3 aziende, al fine di bloccare un complesso fenomeno di sofisticazione e sofisticazione che serviva a coprire e correggere il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati alla grande distribuzione” . Da parte dell’azienda Fattorie Marchigiane vige il più stretto riserbo. “In questo momento – ha commentato il direttore di Fattorie Marchigiane Giampaolo Lizzi -, posso solo dire che siamo a disposizione”.

Ha espresso anche parole di apprezzamento per l’operazione il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Ringrazio il nostro Ispettorato Centrale per i serrati controlli effettuati ogni giorno sul nostro territorio, a difesa dei produttori e di chi acquista – ha detto il ministro -. Insieme ai NAS dei Carabinieri, ha contribuito a realizzare un’importante operazione, nel solco dell’impegno contro ogni tipologia di contraffazione e frode sui prodotti agroalimentari italiani. Qualità, benessere e sicurezza sono elementi forti del Made in Italy”.

 
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