Il coraggio di essere la ventiduesima donna – Foto 1 di 2 – .

Prende vita la rassegna Lievito. Dopo il concerto di Nicola Tariello e The Hot sugar marching band e l’inaugurazione delle mostre di Marta Palladini, Alessandra Chicarella, Monica Menchella, Fabrizio Gargano, Gabriele Casale a cura di Fabio D’Achille. «Con Lievito l’eccellenza della nostra città incontra l’eccellenza nazionale. È una rivisitazione che parte dal basso, è la città che ce lo chiede – dice Renato Chiocca, Direttore artistico di Lievito -. Angela è una giornalista e scrittrice impegnata, ha portato questo spettacolo a Roma, San Patrignano. È uno spettacolo importante”. “La ventiduesima donna”, monologo scritto da Angela Iantosca e diretto da Gabriele Manili. Nel monologo c’è tutto il suo percorso letterario e professionale. Le Madri Costituenti, 21 anni, come 21 madri in carcere con i loro 24 figli. Ci sono donne e uomini che si sono opposti alle mafie, c’è la legalità che passa anche attraverso il semplice gesto della mamma di Angela che chiude l’armadietto nel reparto di ostetricia dove lavora per evitare furti e sprechi. Angela Iantosca ha fatto della legalità il suo tratto distintivo, che passa attraverso le storie delle donne che trovano spazio in questo monologo. “Se solo si insegnasse la bellezza”, diceva Peppino Impastato, e questo spettacolo, in questi 60 minuti, insegna anche la bellezza del coraggio della scelta che potenzialmente rende ognuna di noi la ventiduesima donna.

 
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