dentro o fuori, il destino in una partita. Le ipotesi formative – .

Sarà un Catania destinato disputare i playoff partendo dalla fase nazionaleo a spareggio in zona playout? Giocare per le proprie speranze di promozione in B da un lato, approfittando della vittoria inaspettata della Coppa Italia di categoria, ed evitare di cadere in D dall’altro. Un bivio paradossale per una squadra costruita per primeggiare in campionato e che, invece, si ritrova in una situazione a dir poco assurda.

In questo momento tutta l’attenzione è concentrata nel rendere la categoria sicura. Perché il Catania rischia davvero grosso. I rossoblù hanno commesso tanti, troppi errori nelle loro partite. Trascinandosi verso l’attuale situazione di classifica, in vista di una partita che la squadra di Zeoli non può sbagliare. Battere il Benevento significherebbe allontanare definitivamente l’incubo dei playout. Un risultato diverso metterebbe gli etnei nella condizione di sperare in risultati favorevoli anche in altri campi. Meglio non fare calcoli, pensando solo ed esclusivamente a vincere contro il Benevento.

Sì, Benevento. Una squadra molto quotata, avviata ad un campionato di vertice e che proverà a giocarsi le ultime occasioni per sorpassare l’Avellino al secondo posto. Tifosi amici, quelli di Catania e Benevento, ma in campo dovremo lottare per i nostri rispettivi obiettivi. Prevarranno le motivazioni di un Catania che rischia di finire nel baratro, oppure quelle di una squadra determinata a arrivare più in alto possibile in classifica, per poi dare il massimo nei playoff? Tenendo conto degli investimenti fatti dalle due società, quello in programma al “Massimino” sarebbe uno scontro tra titani. Conta però la risposta dal campo. La realtà dice che il Catania ha deluso profondamente le aspettative però dobbiamo salvare ciò che può essere salvato e le prove ormai sono inutili.

Sicuramente l’augurio è quello di apprezzare la versione migliore di un Catania a cui questa stagione ci ha abituato tonfi clamorosi alternati a successi del tutto inaspettati, prestazioni disastrose o partite praticamente “non giocate” seguite da prestazioni di ben altra qualità tecnica e caratteriale, che profumano di impresa. Questo Catania è una squadra imprevedibile che, però, le partite migliori si giocavano tra le mura amiche. In uno stadio “Angelo Massimino” che anche questa volta si preannuncia traboccante di allegria e passionesempre solidale nonostante le innumerevoli difficoltà.

Per l’occasione Zeoli recupera Rapisarda, Tello e Sturaro. I tre potrebbero eventualmente entrare a partita in corso con Furlan (o Albertoni a difendere i pali); Monaco, Kontek e Castellini agirebbero nel terzetto difensivo con Bouah e Cicerelli esterni a centrocampo, Zammarini, Quaini e Welbeck centrali; Di Carmine e Cianci fanno coppia in attacco. Queste le principali ipotesi formative, non escluse altre soluzioni. Ad esempio l’utilizzo di Ndoj, oppure di un giocatore come Costantino (decisivo nella finale di Coppa col Padova), Chiarella (a lui il “Premio Stefania Sberna”.) o Chiricò, al centro di mille critiche recentemente a seguito del post Turris-Catania. Indisponibile Marsura, squalificato dopo uno stupido fallo di reazione contro il Potenza. Tatticamente, però, il Catania dovrebbe schierarsi con la 3-5-2.

La partita sarà diretta da Emanuele Frascaro della sezione di Firenze coadiuvato dagli assistenti Fabio Catani (Fermo) e Marco Porcheddu (Oristano). Quarto uomo Erminio Cerbasi (Arezzo). Gara visibile su Sky/NOW. Calcio d’inizio alle 18:30.

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