A Matera proiezione di questo film che ha come protagonisti un gruppo di agricoltori di nuova generazione. L’iniziativa – .

A Matera proiezione di questo film che ha come protagonisti un gruppo di agricoltori di nuova generazione. L’iniziativa – .
A Matera proiezione di questo film che ha come protagonisti un gruppo di agricoltori di nuova generazione. L’iniziativa – .

Dopo l’inaugurazione lo scorso 22 aprile a Moliterno, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, con la proiezione del film “Futura” (2021) di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, dedicato agli studenti dell’Istituto “F. Petruccelli – G. Parisi”, il programma pubblico di “Rizomatico. Nuove forme di convivenza”, rassegna delle arti e dell’ambiente a cura di Fondazione Matera Basilicata 2019 e a cura di Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci.

IL Il 4 maggio alle 20 al Cinema “Il Piccolo” di Materaci sarà una proiezione e un incontro con il la regista Elisa Flaminia Inno, del film “Donne di terra” (2021), focalizzata sulla un gruppo di agricoltori di nuova generazione, attivi in ​​diverse zone del Sud Italia.

Sono agricoltori, allevatori ed educatoriche hanno creato un nuovo stile di vita basato sull’autoproduzione di cibo biologico e sulla costituzione di una rete locale e globale che ruota attorno alla terra.

Ognuno di loro produce sostenibilità e memoria nel suo territorio, insieme a prodotti biologici dell’orto, oli, conserve, formaggi, comunità e tradizioni.

Cinque storie di donne – Doris, Mariapia, Nanà, Marialuisa, Maura – che raccontano di un cambiamento: ognuno di loro è venuto sulla terra e ha creato un sistema di autosostenibilità, modificando il proprio rapporto con i consumi e con l’ambiente.

L’accesso alla proiezione è gratuito, salvo disponibilità.

Dal Dal 7 al 26 maggio si svolgerà a Moliterno la residenza artistica del collettivo Post Disaster, che si propone di interpretare il legame – fisico e metaforico – tra la Val d’Agri e Taranto attraverso la musica.

I due territori sono infatti collegati in modo quasi viscerale: un oleodotto sotterraneo si estende per 136 km collegando il centro minerario della Val d’Agri con gli impianti petrolchimici del porto di Taranto.

I rapidi processi trasformativi di carattere industriale che uniscono questi territori innescano la necessità di nuove negoziazioni tra il paesaggio e i corpi che lo abitano.

Oggi la Val d’Agri attraversa un delicato processo di transizione, all’interno del quale la produzione musicale (e la tradizione storica ad essa legata) diventa un elemento identitario ancora più importante e necessario.

Il compositore e musicista tarantino Donato Epiro dialogherà con le arpiste Francesca Stella, Antonella Pecoraro e Caterina Setaro dell’Associazione Arpa Viggianese, con l’obiettivo di produrre un lavoro corale in cui la sperimentazione sonora incontra la tradizione musicale locale.

Ecco il manifesto.

 
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