BANDA DI PAKISTANI “AK-47 CARPI” CHE SFRUTTA I LAVORATORI, LA REPRESSIONE NON BASTA, SERVONO LEGGI CHE TUTELANO I LAVORATORI – .

BANDA DI PAKISTANI “AK-47 CARPI” CHE SFRUTTA I LAVORATORI, LA REPRESSIONE NON BASTA, SERVONO LEGGI CHE TUTELANO I LAVORATORI – .
BANDA DI PAKISTANI “AK-47 CARPI” CHE SFRUTTA I LAVORATORI, LA REPRESSIONE NON BASTA, SERVONO LEGGI CHE TUTELANO I LAVORATORI – .

02 maggio 2024
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IL recente arresto di 16 pakistanii, la maggior parte residente a Carpi (Mo) e impiegata come corrieri presso due importanti compagnie di spedizioni della provincia di Modenacon accuse di estorsione, minaccia, autoriciclaggio, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, fa suonare l’ennesimo campanello d’allarme sul grigio mondo del lavoro, favorito negli anni da una crescente deregolamentazione legislativa e da aziende che preferiscono contrattare piuttosto che assumere direttamente per risparmiare sui costi.

Un plauso va sicuramente alla Procura di Modena e alle forze dell’ordine coinvolti nelle indagini e nelle operazioni (Digos di Modena e Polizia di Stato di Carpi), ma la sola repressione non sarà sufficiente a ridurre o cancellare questi fenomeni di sfruttamento e illegalità. Anche nella nostra ricca provincia esistono condizioni di fragilità sociale e interessi economici che favoriscono irregolarità e illegalità nel mondo del lavoro.

Il mondo dei corrierisempre più in espansione in seguito alla diffusione del cosiddetto e-commerce, è formato da migliaia di lavoratori che ogni giorno trasportano merci su strada condizioni di lavoro e di sicurezza spesso precarie. Si tratta dei lavoratori impiegati da aziende che avere “contratti di servizio di trasporto” con le più note aziende del settore logistico, contratti nemmeno tutelati dalla normativa sugli appalti, quindi senza responsabilità solidale nei confronti del cliente. Si tratta insomma di contratti-non di contratti in cui il lavoratore è ancora più esposto allo sfruttamento o al licenziamento illegittimo e pretesto. Questo è un sistema che di per sé apre la porta alla possibilità di ricattare e sfruttare il lavoratore.

“L’episodio della cosca pakistana di Carpi non è un episodio isolato, ma il sintomo di un sistema che favorisce lo sfruttamento della manodopera – dichiara Marco Bottura segretario Filt/Cgil Modena. – Non è solo un problema di criminalità, ma è anche un problema sociale”.
Nella trattativa è coinvolta la Filt Cgil rinnovo del contratto nazionale di logistica e trasporto merci estendere a “contratti di servizio di trasporto“le tutele previste”contratti di appalto”.
È necessario cambiare le leggi – continua Bottura – restituire i diritti ai lavoratori e non abbandonarli in uno stato di ricatto permanente. Quello recente campagna di raccolta firme per i referendum abrogativi proposti dalla CGIL va in questa direzione. In questi mesi si terranno le assemblee dei lavoratori proprio per esercitare democraticamente questo diritto lavoro stabile, dignitoso, sicuro e protetto”.

Modena, 5/2/2024

 
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