Denis Trento, il Campione! | MONTA LIVE – .

Denis Trento, l’invincibile. Da anni detta legge, nelle gare internazionali, nelle grandi classiche e in montagna. Instancabile, tecnico, veloce. Ma ieri, venerdì 3 maggio 2024, Denis Trento ha lasciato il mondo della montagna, la sua famiglia (moglie e tre figli), i tanti che lo conoscevano, sgomenti. Incredulo e vuoto!
Ha perso la vita tra le sue montagne, in Valle d’Aosta, sulla Testa del Paramont; lo trovarono, ramponi ai piedi, alla base della Nord. E c’erano segni di valanga.

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Denis Trento

Denis Trento è stato un asso dello scialpinismo internazionale, guida alpina, aveva 41 anni (nato il 2 giugno 1982). Atleta del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, della Sezione Militare di Alta Montagna, tecnico della Federazione Italiana Sci alpinismo; era una guida per i giovani.
Ha praticato lo sci di fondo fino all’età di 20 anni, poi ha sviluppato la passione per lo sci alpinismo e la montagna. I primi passi con Marco Camandona. Davanti ai vostri occhi gli stili di Ueli Steck e Kilian Jornet.
Una vita sul Monte Bianco. Ha realizzato numerose imprese in velocità e discese estreme. Tante vie sul massiccio del Bianco, ha sciato quasi tutto quello che si può sciare. Ricordiamo anche l’Eiger per la parete Ovest, la parete Nord del Gran Paradiso, il Cervino per la parete Est.

Nel suo palmares figurano l’oro ai Campionati del mondo di staffetta nel 2008 e 2011, il Campionato a squadre nel 2011, e due vittorie ai Campionati Europei di scialpinismo (2007 nella staffetta e 2009 nella squadra).

E poi i Grandi Classici, dove ha lasciato tutti indietro. Le vittorie si susseguono: al Trofeo Mezzalama (2009 con Manfred Reichegger e Matteo Eydallin), Tour di Rutor (2009 e 2011 sempre con Matteo Eydallin), Adamello Ski Raid (2008 insieme a Martin Riz e Alain Seletto) e Pierra Menta (2009 con Matteo Eydallin). E poi tanti, tanti, altri ottimi piazzamenti.

Poi è arrivato il giorno di dire basta alle corse ma non alle sue montagne. Tante sfide, tanti successi: la Cresta Rochefort, la traversata delle Grandes Jorasses, la concatenazione del Bonatti e dell’Aigle sul Petit Mont Blanc, il Mont Maudit, la Brenva, il Monte Rosa Express, la Cresta dell’Innominata, e poi ancora il Pilastro Centrale del Frêney con Filip Babicz. Le discese del Couloir sud-est del Grand Capucin, il Couloir del Quid Pluris sul Mont Brouillard.
È morto un grande uomo, se n’è andato troppo presto. Ma il Campione se ne andò facendo quello che gli piaceva.

 
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