«La qualità dell’aria è peggiorata nelle città italiane tra il 2021 e il 2022». È quanto afferma l’Istat, che ha diffuso una serie di tabelle per misurare lo stato di salute dell’ambiente urbano dei capoluoghi di provincia italiani. In particolare, a Perugia e Terni, negli anni di riferimento, si è registrato un aumento dei superamenti medi giornalieri di PM10, nonché della concentrazione media annua sulla stessa tipologia di polveri sottili. Per quanto riguarda il Pm2,5, invece, i superamenti sono aumentati a Perugia e sono appena diminuiti a Terni.
In particolare, per quanto riguarda il superamento della soglia media giornaliera delle PM 10 (fissata a 50 microgrammi per metro cubo), si segnala che due delle tre centraline di Perugia hanno rilevato un peggioramento della qualità dell’aria nel 2022 rispetto al 2021. in particolare a Ponte San Giovanni si sono verificati 16 superamenti rispetto ai 12 dell’anno precedente e altri 11 sono stati segnalati dal dispositivo Fontivegge rispetto ai 4 del 2021, mentre la situazione è migliorata sul Cortonese dove nel 2022 si è contato un solo superamento, mentre nel 2021 si sono verificati erano 7.
La fotografia di Terni è più complessa. Qui tra il 2021 e il 2022 tutte le centraline hanno registrato un numero crescente di superamenti giornalieri, ad eccezione di Maratta, da dove però proveniva il maggior numero di superamenti soglia, ovvero 47 nel 2022 e altrettanti nel 2021. Tutte le altre sono in crescita: a Borgo Rivo nel 2022 la soglia è stata superata 33 volte contro le 30 dell’anno precedente; a Carrata 25 volte contro le 20 del 2021; a Prisciano 17 sforamenti nel 2022 contro i 14 dell’anno precedente.
Per quanto riguarda le concentrazioni medie annue di PM 10, a Perugia nel 2022 si è attestata a 23 (era 19), mentre a Terni è arrivata a 34 (era 32): per entrambe le città umbre, l’Istat rileva il mancato rispetto dei limiti annuali fissato dall’Oms, secondo cui la concentrazione deve essere inferiore a 20. Va detto, però, che in base alle direttive europee, a maglie più larghe, sia Perugia che Terni rispettano i parametri, la soglia essendo fissata a 40.
Analogo ragionamento sui valori di riferimento va fatto per le concentrazioni medie annue di Pm 2,5. Anche a Perugia questo valore è in crescita, essendo passato da 12 nel 2021 a 15 nel 2022, mentre a Terni è leggermente in calo, arrivando a 20 nel 2022 e 21 nel 2021. Anche in questo caso l’Istat considera sia Perugia che Terni sopra soglia, indicando il parametro OMS, che fissa il limite a 10, mentre per il PM2,5 l’Europa indica 25.
Infine, l’Istat segnala il superamento dei livelli di ozono per l’obiettivo a lungo termine di tutela della salute umana (120 microgrammi per metro cubo per la media mobile giornaliera su 8 ore). A Perugia nel 2021 si sono verificati 4 superamenti, diventati 7 nel 2022, mentre a Terni i superamenti nel 2021 sono stati 26 e sono saliti a 58 nel 2022. Nessuno dei superamenti ha raggiunto la soglia di informazione (180 microgrammi per metro cubo) né tantomeno la soglia di allarme (240)