TEATRO SCOLASTICO, I QUATTRO SPETTACOLI FINALISTI AL FESTIVAL DI CESENA – .

5 maggio 2024

CESENA _ La sfida è a Cesena. E’ sul palcoscenico del Teatro Bonci che si sfideranno infatti i quattro migliori spettacoli prodotti dalle Scuole Superiori del Bel Paese per quella che è la ventiquattresima edizione del Festival Nazionale del Teatro scolastico “Elisabetta Turoni” in programma dal 7 all’11 maggio. Ogni anno infatti, attraverso un bando nazionale vengono visionati e selezionati gli allestimenti più interessanti prodotti nelle scuole italiane. Questi, oltre ad avere e dimostrare qualità registica, e buona interpretazione devono mostrare in scena temi legati all’adolescenza. Da trentaquattro domande di partecipazione giunte da tutta Italia _ a segnalazione che, nonostante il teatro come la musica non siano inserite stabilmente come materie di studio, l’interesse e la curiosità siano veramente vivi tra i ragazzi _ la giuria ha scelto i quattro titoli in programma. Dal vivo sarà invece una giuria di giovani e di interclassi che ha coinvolto due diversi istituti e due classi di una scuola media guidata da un docente ad assistere a tutti gli spettacoli dal vivo e votare per assegnarlilPremio del Pubblico. Appuntamento speciale ricolto ai docenti, sarà, per giovedì 9 alle 17,30 nel foyer del Bonci l’incontro “Una certa idea di insegnamento: Le pratiche artistiche nel mondo della scuola”organizzato in collaborazione con la Società: tra filosofia dell’educazione, ricerca sociale, pedagogia, estetica ed etica delle relazioni, due studiosi (Francesco Cappadocente di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca e Stefano Laffi, sociologo esperto di progetti partecipativi con adolescenti) e un’artista della ricerca teatrale (Chiara Guidi) si confrontano e dialogano alla ricerca di pratiche da condividere e aprire al rischio creativo. Coordina il critico teatrale e studioso Sergio Lo Gatto.

Uno spazio importante è dedicato ai laboratori per bambini condotti da artisti organizzati al teatro Bonci tutti i pomeriggi dell’8, 9 e 10 maggio. Partecipano in qualità di guide e tutor: (il ricercatore vocale Meike Clarellii coreografi del collettivo Parini Secondo e il gruppo di arti dello spettacolo Dewey Dell).

Una scena tratta dalla mostra “Gli Uccelli” di Aristofane a cura degli studenti del Liceo Scientifico di Modena

“La grande scuola. Della conoscenza più bassa” è il titolo dell’evento inaugurale del 7 alle 9 e alle 11il Teatro Comandini in collaborazione con Società. Al centro la composizione scenica finale del laboratorio per adolescenti a cura di Chiara Guidi e Vito Matera: un percorso di 15 incontri settimanali tenuti tra febbraio e maggio per scoprire che l’arte “non ha un significato unico, non dà spiegazioni di ciò che accade, ma piuttosto ci chiede di sentire di più, vedere di più, desiderare di più e di intrecciare ciò che non sappiamo con ciò che sappiamo.” Dopo lo spettacolo sul palco si terrà un incontro con le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al progetto: Giovanni Ambrogetti, Silvia Astefanoaei, Zyanya Casadei, Caterina Faedi, Carlotta Grazioso, Melissa Osmani, Bianca Maria Rocchi, Vittoria Rossi, Camilla Savini, Dora Ekundayo Trevisani Akitunde e Chiara Valletta.

Una novità nel programma del festival rispetto alle altre edizioni è il ciclo “TAI – Parlane! 15 minuti sui temi del nostro presente”, in programma al Teatro Bonci mercoledì 8, giovedì 9 e sabato 11 maggio alle ore 10 nel quarto d’ora che precede la visione degli spettacoli, con tre testimonianze dirette di esperti e attivisti (Vanessa Guidi Di Mediterranea Saving Humans, Nadia Cadrobbi di Operazione Colomba e Salem Ghribi di Ecologia Politica Network) su questioni urgenti che definiscono l’attualità globale: il salvataggio dei migranti in mare, i movimenti migratori dalle zone di guerra e il cambiamento climatico. Obiettivo dei colloqui è “fare luce su alcune zone grigie del nostro presente, colmando il divario tra realtà e percezione, tra dati verificati e falsi profondi, lontani dagli slogan politici. Per provare insieme a comprendere la complessità del mondo in cui viviamo e prenderne parte attiva e consapevole”.

Un momento de “Il cielo sopra di noi” rappresentato dai ragazzi del Liceo Classico Fabriano. Lo spettacolo è ispirato al film di Wim Wenders, “The Sky Over Berlin)

Per mettersi alla prova per primi sul palco. L’8 maggio alle ore 10.15 gli studenti dell’ Liceo Scientifico “Tassoni” di Modena che presenta “Uccelli”commedia utopica composta da Aristofane verso la fine di Guerra del Pelopponese. Così “In una travolgente fusione di invenzioni fantastiche e commedia, alcuni amici progettano una nuova città sospesa tra cielo e terra, come alternativa alle miserie e alla corruzione dell’umanità…” La regia è di Cristina Carbone e Santo Marino.

Prima dello spettacolo, alle 10 per il ciclo TAI – Parlane! l’incontro è previsto “Il soccorso civile in mare visto dal medico di bordo” con Vanessa Guidi dell’associazione Mediterranean Saving Humans.

Nel pomeriggio, alle 14:30 Meike Clarell ispirandosi al compositore americano Butch Morris e il suo “Conduzione” conduce un laboratorio di improvvisazione corale per ragazze e ragazzi.

Il giorno successivo, 9 maggio, alle 10.15 è stata la volta del Liceo Classico “Stelluti” di Fabriano che, partendo “dalla rielaborazione del concetto di “angelo” declinato nei suoi significati filosofici, religiosi, psicologici, immaginari, e dalla visione del film del 1987”Il cielo sopra Berlino” del regista Wim Wenders” (che ha collaborato con lo scrittore alla sceneggiatura Peter Handke)” regali “Il cielo sopra di noi”. La drammaturgia è stata sviluppata da Fabio Bonso con i ragazzi utilizzando i testi di Handke.

Alle 10, per il periodo TAI – Ne parliamo!, Nadia Cadrobbi, volontario in Grecia nelle aree di transito migratorio proveniente da paesi in guerra, parla dell’azione di “Operazione Colomba”il Corpo di Pace Nonviolento dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che offre assistenza ai migranti in fuga dai conflitti e denuncia le violazioni dei diritti umani nelle zone calde del mondo.

E’ previsto per le 14.30 “Ascoltare saltare la corda” workshop sul salto della corda condotto dal collettivo di coreografi e danzatori Parini Secondo.

Alle 17.30, nel foyer del teatro, incontro tra filosofia dell’educazione, ricerca sociale, pedagogia ed estetica “Una certa idea di didattica – Le pratiche artistiche nel mondo della scuola”organizzato con Società. Dialogano: il pedagogista Francesco Cappail sociologo Stefano Laffi e l’attore Chiara Guidi. Coordina il critico teatrale Sergio Lo Gatto“Buchner”

Una scena tratta dalla messa in scena della tragedia “Ecuba” di Euripide messa in scena dagli studenti del liceo “Buchner” di Ischia. Il testo è stato adattato da Salvatore Ronga

Venerdì 10 alle 10 al teatro Bonci va in scena “Ecuba” di Euripide messo in scena da Liceo Classico “Buchner” di Ischia e adattato da Salvatore Ronga.

Dopo lo spettacolo, alle ore 11, si svolgerà la premiazione delle classi partecipanti all’XI edizione del progetto Teatro in Classe, promosso da Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT / Teatro Nazionale e «il Resto del Carlino» con il contributo di CONAD e la collaborazione dei critici e dei formatori del gruppo Altri Veloicità, che hanno guidato gli studenti di 6 istituti superiori nella stesura di pezzi giornalistici sugli spettacoli della stagione teatrale di Cesena.

Alle 14:30 la compagnia di ballo Dewey Dell conduce “Danzare corpi impossibili” laboratorio di movimento per ragazze e ragazzi che sperimenta il linguaggio del corpo per trasmettere immagini, sentimenti o idee altrimenti impossibili da condividere a parole.

Grande appuntamento a partire dalle 21 allo Spazio Marte con “NXT Fest” ovvero il Festival Party con l’esibizione di due band emergenti scelte dagli studenti, seguite dal vivo dai rapper: Gale, Cimo, Big Mic e Fiore.

Sabato 11 ore 10.15 spazio at “Il signore delle mosche” dell’Istituto d’Istruzione Superiore Galilei-Campailla di Modica, dal romanzo di William Golding adattato e diretto da Alessandro Romano. La storia di innocenza e crudeltà immaginata nell’omonimo testo cult dello scrittore britannico (un gruppo di adolescenti sopravvissuti su un’isola tenta rovinosamente di autogovernarsi, cedendo progressivamente alla barbarie) dà “origine a questo spettacolo che mette in scena il rapporto tra i giovani interpreti, invertendo positivamente il finale dell’opera”.

Un quarto d’ora prima Tai- Talk About It “Tutte le strade portano all’attivismo: perché combattere?”, incontro con l’attivista per il clima Salem Ghribi: dal 2015 attivo per i diritti allo studio e nel mondo del lavoro, nel 2019 Ghribi si è avvicinato all’ecologismo attraverso il movimento globale Fridays for Future e successivamente ha fondato Ecologia Politica Network, un’organizzazione che lavora per connettere lotte sociali ed ecologisti.

Il Festival si conclude con la votazione finale che assegna un premio di duemila euro per l’acquisto di attrezzature teatrali. E uno dei 500 euro dello spettacolo scelto dal pubblico. La cerimonia di premiazione, sabato alle 15 al teatro Bonci. Tra i partecipanti ci sono studenti e docenti provenienti da tutta Italia, delegazioni delle scuole in concorso e delle scuole che hanno ricevuto segnalazioni per aspetti di particolare interesse del progetto presentato in concorso. Il premio per la creatività artistica andrà alla compagnia di danza Dewey Bell fondata nel 2006 a Cesena.

Un momento de “Il signore delle mosche” messo in scena dai ragazzi dell’Istituto Superiore “Galileo Galilei” di Modica. Basato sul romanzo di William Golding, diretto da Aldo Romano

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Aristofane, Cesena, Chiara Guidi, Dewey Dell, Euripide, Sergio Lo Gatto, Societas, Teatro Bonci, William Golding

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Teatro

 
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