École hôtelière in fiera al castello Gamba di Châtillon – .

Senza commettere errori non puoi imparare. È normale quindi che, quando si frequentano le lezioni a scuola, commettere errori sia d’obbligo. Domenica 5 maggio 2024 è stata quindi una giornata di apprendimento per gli studenti dell’École hôtelière di Châtillon (e per i loro docenti, e per i dirigenti).

Era sul palco L’École hôtelière in fiera: una passeggiata tra i sapori, un evento che ha voluto coniugare enogastronomia, musica e cultura, nato dalla simulazione aziendale di una classe della classe IVB del corso quinquennale Enogastronomia e ospitalità alberghiera.

I 25 studenti coinvolti hanno avviato per primi l’attività di banchettistica E4t lentodediti all’organizzazione di ricevimenti, e si sono cimentati nell’ideazione e nell’organizzazione di un evento pubblico volto a valorizzare le peculiarità enogastronomiche valdostane da offrire a residenti e turisti.

Durante la giornata, si legge nel programma ampiamente pubblicizzato, sarà possibile degustare innovativi piatti di Street Food preparati interamente dagli studenti, abbinati a cocktail e birre artigianali. IL filo comune oggetto dell’evento è stata la panificazione, utilizzata per valorizzare i prodotti tipici valdostani di qualità certificata.

Il tutto allietato dall’intrattenimento musicale di Lady Barbara e i suoi musicisti e dalle visite guidate gratuite al parco Gamba.

Sono stati previsti laboratori di animazione didattica per bambini dai 4 anni in su. Erano presenti anche artigiani e produttori locali, che hanno esposto e offerto i loro prodotti.

Una giornata soleggiata e senza vento (cosa rara nel Parco Castello Gamba) ha accolto i partecipanti, in fila per acquistare il buono pranzo fin dall’apertura dei cancelli. Le opzioni erano quattro (focaccia, piadina, gnocco fritto e bao) e, per 15 euro, potevi scegliere quella che ti piaceva, a cui veniva abbinata una bevanda e un dessert.

Peccato che, alle 13, tutti i biglietti (dicono 400) fossero esauriti. Così chi è arrivato fiducioso nel cartellone promozionale (street food dalle 11 alle 18, senza eccezioni, senza alcuna indicazione di eventuale esaurimento delle scorte) è rimasto in sordina. Forse c’era il timore di sprecare il cibo ma di certo non c’era un piano B per un’affluenza superiore al previsto.

Un pazzo? No, un’occasione per imparare a non ripetere un errore del genere.

 
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