Il 7 maggio il concerto inaugurale del Modena Belcanto Festival – SulPanaro – .

Il 7 maggio il concerto inaugurale del Modena Belcanto Festival – SulPanaro – .
Il 7 maggio il concerto inaugurale del Modena Belcanto Festival – SulPanaro – .

Lo farà con un concerto dedicato Alle origini del belcanto che inizierà, Martedì 7 maggio 2024 alle 20:30la programmazione della prima edizione del Festival del Belcanto di Modena, l’evento che raccoglie il testimone di Modena Città del Belcanto, promosso da Comune di Modena, Fondazione Teatro Comunale, Fondazione Modena e Conservatorio Vecchi-Tonelli. L’evento inaugurale – in programma nella Chiesa di Sant’Agostino a Modena – è realizzato in collaborazione con Grandezze&Meraviglie – Associazione Musicale Estense e porterà alla luce partiture inedite conservate presso la Biblioteca Estense: l’interpretazione di queste pagine sarà affidata al Compagnia di violinicon Alessandro Ciccolini nel doppio ruolo di violino solista e direttore e con la partecipazione della voce solista del soprano Monica Piccinini.

«La cultura del canto – spiega il direttore Alessandro Ciccolini – è sempre stato protagonista a Modena. Fin dagli albori del melodramma, la corte estense ha riconosciuto e sostenuto l’importanza delle rappresentazioni musicali. Questo concerto sarà un viaggio alla riscoperta di un teatro religioso intriso di chiaroscuri e ricco di momenti di ristoro per l’animo umano”.

Alle origini del belcanto. Volti femminili sacri alla corte di Francesco II – questo il titolo completo del concerto – proporrà in particolare un programma di musiche di Antonio Gianettini (1649-1721), Alessandro Scarlatti (1660-1725) e Giovanni Bononcini (1670-1747) dedicato alle sacre figure femminili che furono esaltato in musica nel periodo storico, molto fecondo, dominato dalla figura di Francesco II d’Este. Amante della musica fin dalla tenera età, Francesco II d’Este è infatti una figura emblematica della seconda metà del Seicento, proprio per la grande attenzione che dedicò alla musica durante tutto il suo regno. Questa grande passione fece di Modena un centro musicale di rilievo grazie alla presenza dei migliori compositori dell’epoca. Numerosi furono in quegli anni i concerti, le opere e gli oratori composti per la corte ducale. E la forte vocazione religiosa della corte estense trovò un connubio perfetto con la musica e il canto degli oratori: attraverso le arie e le sinfonie di questi oratori si proponeva un’idea di teatro sacro che fu paradigma di un modello che trovò diffusione in tutto il mondo. Europa.

 
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