Fibromialgia, evento all’Aula Appia dell’Asl per la Giornata mondiale – .

Fibromialgia, evento all’Aula Appia dell’Asl per la Giornata mondiale – .
Fibromialgia, evento all’Aula Appia dell’Asl per la Giornata mondiale – .

BRINDISI – Fibromialgia: umanizzazione delle cure e multidisciplinarietà è il tema dell’evento in programma l’8 maggio alle 15 nella sala Appia della direzione generale, in via Napoli, promosso per la giornata mondiale da Apmarr, Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche rare , con il patrocinio dell’ASL Brindisi.

Dopo i saluti del direttore generale Maurizio De Nuccio e del direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, Antonella Celano, presidente di Apmarr, Paolo Di Giuseppe, responsabile dell’unità operativa di Reumatologia dell’ospedale Perrino, Cinzia Assalve, responsabile del gruppo Fibromialgia di Apmarr, insieme ad altre figure professionali che si occuperanno del tema. Si attendono anche testimonianze di pazienti affetti da questa patologia.

La fibromialgia è una delle cause più frequenti di dolore cronico generalizzato. È una sindrome in cui la caratteristica distintiva è il dolore muscoloscheletrico persistente non infiammatorio. A questo si associa quasi sempre astenia, disturbi del sonno, rigidità mattutina, ansia, depressione e disturbi cognitivi (rallentamento del pensiero, deficit di memoria, attenzione e concentrazione), oltre ad una serie di altri disturbi somatici che colpiscono varie aree e organi. . La prevalenza della malattia varia in relazione ai criteri diagnostici utilizzati e al campione analizzato: varia tra il 2 e l’8% della popolazione.

“Il 12 maggio – spiega Di Giuseppe – si celebrerà la Giornata mondiale della fibromialgia. Sebbene non siano attualmente disponibili dati anagrafici italiani sufficientemente attendibili, è possibile stimare che nella sola provincia di Brindisi siano affetti da questa patologia oltre 10mila pazienti. Nella nostra unità operativa, dove ha sede l’ambulatorio di Reumatologia, sono già stati seguiti circa 900 pazienti affetti da fibromialgia. L’approccio individualizzato, integrato e multimodale deve mirare non solo al miglioramento del dolore, ma anche al recupero funzionale e al ristabilimento dell’equilibrio tra mente e corpo. Come in molte patologie, è fondamentale iniziare subito la cura e dare maggiore spazio anche ai trattamenti non farmacologici, per evitare che il concetto di malattia grave si struttura nella psiche del paziente”. Secondo il Ministero della Salute, il reumatologo ha un ruolo centrale nel confermare la diagnosi, coordinare l’équipe multidisciplinare (dai dietologi agli psicologi, dagli psichiatri ai terapisti del dolore) e pianificare il follow-up dei casi complessi, considerando l’educazione sanitaria, la terapia farmacologica, psicoterapia, programma nutrizionale ed esercizio fisico.

La fibromialgia non è ancora inclusa nella categoria delle malattie croniche, non ha codici di esenzione e non rientra nei livelli essenziali di cura, con costi a carico dei pazienti. La gestione e il monitoraggio dei casi di minore complessità possono essere affidati al medico di medicina generale con l’ausilio delle associazioni dei pazienti.

 
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