C’è chi può e chi non può. In effetti, ci sono quelli che non potrebbero, eppure possono, se guardi da vicino. Questo è quello che hanno pensato ieri, domenica 5 maggio 2024, diversi automobilisti marsalasi, mentre cercavano un posto dove parcheggiare la propria auto nei pressi dello stadio comunale.
In mezzo alla strada un’auto era parcheggiata tranquillamente, come se nulla fosse successo. Sul cruscotto della Jeep un foglio di carta piegato in due, un avviso utile per qualcuno (forse i vigili urbani o gli ausiliari?): un foglio di carta intestata del Comune di Marsala con la scritta “Culo. Agata”.
La deduzione che se ne fa è che la Jeep, che non presenta alcun adesivo del Comune di Marsala, sia nella disponibilità dell’assessore Salvatore Agate e che qualcuno, forse lui, l’abbia parcheggiata in quel modo e con quello “segnale”. Perché? In attesa di chiarimenti da parte dell’interessato e del Comune, è lecito chiedersi a chi appartiene quell’auto, perché c’era quella scritta, a chi era indirizzata e soprattutto se è legittimo che sia un consigliere, o chi per lui , di usare maldestramente il nome del Comune per giustificare la sosta fuori dagli stalli, o se il regolamento del Comune magari consente a chi si fregia del titolo di “Culo” per parcheggiare dove e come vuoi. E cosa fa la polizia?
Forse tanti marsalesi potrebbero prendere l’esempio e provarci: anche loro possono parcheggiare dove vogliono, e poi prendere un foglio con l’intestazione del Comune (si trovano facilmente) e scrivere a penna il nome di un consigliere di loro scelta… E guarda cosa succede.
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L’assessore Salvatore Agate ha contattato la redazione di TP24 per dire che ieri, domenica 5 maggio, si trovava nella zona dello stadio per motivi inerenti al suo ruolo, e ha utilizzato la propria auto, anziché quella del Comune, per non disturbare l’autista. Ha parcheggiato con altre auto, inserendo il suo nome sul foglio, nel caso ci fosse la necessità di spostarlo. Ecco la risposta completa.
