a Cremona 2 a Gadesco hanno chiuso diversi negozi, l’ultimo dei quali Kasanova. Gli spazi di GameStop e del ristorante self-service Ristò sono ancora vuoti. Chi resisterà? – .

Si parla costantemente della profonda crisi che ha colpito il mondo del commercio cittadino, tra analisi politiche e dati di fatto. La crisi commerciale è ovunque e non risparmia nemmeno i centri commerciali. IL Cremonese 2 di Gadesco Pieve Delmona, il primo nato tra i grandi centri commerciali della zona, mostra ormai da tempo inconfutabili segnali di crisi. Dopo la chiusura di GameStop e lo storico self-service Ristò, ancora vuoto, era ora il turno Kasanova. L’azienda di casalinghi ha abituato i propri clienti al ciclico “Svuota tutto”, ogni volta però seguito da qualche ora di inventario e da un rifornimento di nuova merce sugli scaffali. Questa, però, sembra essere stata l’ultima iniziativa del brand nel centro commerciale Gadesco, dove ora troneggiano le consuete tende a tutta finestra che “rassicurano” i clienti sulle future nuove aperture. Per ora, però, resta un altro spazio vuoto in una galleria non esente da “rumor” sull’alto costo degli affitti, sulla scarsa affluenza di pubblico e sulla conseguente scarsa attrattiva degli spazi. Nell’ampio spazio esterno è nato Ni-Hao dalle ceneri di Mediaworld, inaugurato il 1 maggio. Se anche i centri commerciali sono in crisi, in che direzione va il commercio? Mentre le vie del centro sembrano resistere quasi solo con il cibo e le grandi marche tentano la fortuna trasferendosi nei centri commerciali (come Tezenis, di cui abbiamo scritto qui nelle scorse ore), la fotografia dello shopping è sempre più sfocata e piena di incognite. A fare la guerra al commercio al dettaglio sono naturalmente i numerosi portali online per la spesa a domicilio, servizi che in alcuni casi, per fortuna, ancora non prendono il sopravvento sul mercato a causa dell’impossibilità, ad esempio, di provare un abito senza averlo prima acquistato. acquistato e senza poter chiedere subito una taglia diversa. Questo tipo di servizio, per ora, esiste ancora nel negozio fisico. Quanto tempo ci vorrà perché anche il commercio online colmi questa lacuna? Come evolverà il volto del commercio cremonese nei prossimi vent’anni? Una cosa è certa: tra un acquisto e l’altro ci sarà sempre spazio per mangiare qualcosa. Poca (forse nemmeno troppa) consolazione.

foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12

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