Giovedì 16 maggio Raffaele Boemio ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere di fibra ottica a Cancello e Arnone. Il lavoratore di Afragola, dipendente di un’azienda di Nola, è finito in una betoniera per motivi ancora in fase di accertamento. Inutili i soccorsi degli operatori sanitari del 118 che non hanno potuto che constatare la morte di Raffaele. Il corpo del 62enne è stato sequestrato per l’autopsia. La polizia sta indagando sul caso.
“Non ci sono parole per dirvi che è successo. Tutto così veloce che dobbiamo ancora rendercene conto. Abbiamo vissuto tanti momenti belli, tutti insieme. e questi momenti non saranno mai dimenticati. Pensare solo che a soli 3 mesi dalla pensione ti saresti goduto la famiglia… che dire, non ce lo saremmo mai aspettato. CIAO Raffaello ora riposa in pace”, scrive la cognata Michela.
UN MASSACRO INFINITO
“Un massacro senza fine. Un altro operaio morto, sempre nella nostra provincia: un’altra vita spezzata, mentre lavorava in un cantiere a Cancello e Arnone: continua una strage inaccettabile. Chi ha bisogno di lavorare per vivere non può perdere la vita mentre lavora, è inaccettabile”, ha detto Sonia Oliviero, segretaria della CgilCaserta. “Abbiamo sempre chiesto il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, un modello di impresa che non pensi solo al profitto ma che anteponga la dignità dei lavoratori e delle donne e, soprattutto, il rispetto della legislazione e delle regole . Occorrono politiche attive del lavoro, per assumere ispettori e rafforzare i controlli, occorre investire sulla prevenzione e sulla cultura della sicurezza. Ma soprattutto è necessario intervenire sulle leggi che generano precarietà e morte, perché lacrime e sgomento non riportano in vita i lavoratori e, soprattutto, non servono a prevenire incidenti mortali”, ha concluso il sindacalista.
