L’AQUILA – “L’Europa che sogno, quella per cui lotto, deve mettere il questione del calo delle nasciteche rischia di mettere a repentaglio la nostra economia, il nostro modello sociale, in una parola il futuro stesso dell’Europa”.
Lo dice l’architetto aquilano Eliseo Iannini, candidato di Forza Italia alle Europee nella circoscrizione Sud del prossimo giugno, fondatore dell’omonimo gruppo imprenditoriale che da decenni opera con successo nel settore edile, passato oggi nelle mani della seconda generazione, in particolare del figlio Davide.
“La crisi demografica – prosegue Iannini – è un fenomeno che attanaglia non solo il nostro Paese, e c’è un solo modo per uscirne: creare le condizioni materiali perché i giovani possano fondare una famiglia, tornare ad avere figli , ad avere fiducia nel futuro. La maternità va sostenuta in ogni modo, visto che molte donne rinunciano ad avere figli per difficoltà oggettive, ad esempio nel conciliare l’essere madri con il lavoro e la carriera professionale”.
In questo senso, aggiunge Iannini, “i 50 milioni di euro stanziati dal Governo italiano per gli asili nido, strutture cruciali per aiutare le famiglie e le donne, vanno sicuramente nella giusta direzione. Aumentare i posti disponibili negli asili nido pubblici significa anche fare un passo da gigante verso l’uguaglianza di genere, che è una questione collegata a quella della natalità”.
Iannini quindi ricorda: “Bisogna dare fiducia ai giovani e il mio non è un luogo comune, non è retorica, perché è quello che ho fatto personalmente, consegnando le redini dell’azienda ai miei due figli. Purtroppo, questa non è una cosa scontata: molti giovani in Italia oggi non trovano la possibilità di esprimersi, di avere opportunità all’altezza delle loro competenze e aspettative, e chi può fare le valigie e andare a lavorare all’estero, contribuendo così all’erosione demografica”.
Infine, Iannini racconta un aneddoto: «Nei giorni scorsi ho tenuto un incontro in un comune della provincia di Napoli, dove ho incontrato 150 ragazzi, e l’8 e il 9 giugno tutti o quasi faranno la prima esperienza di voto. Ebbene più di uno mi ha detto: ‘ma perché dobbiamo votare per l’Europa?’. Ebbene, questo ci fa capire che oggi l’Europa non viene percepita come vicina, ed è compito di chi la governerà cambiare la mentalità di questi nostri giovani. Questo per dare un significato ancora più importante al nostro lavoro di sensibilizzazione al voto in questa complessa ed estenuante campagna elettorale”.
