“Il processo è iniziato 20 mesi fa. Vanoli in trasferta? Sarebbe una grande perdita” – .

“Il processo è iniziato 20 mesi fa. Vanoli in trasferta? Sarebbe una grande perdita” – .
“Il processo è iniziato 20 mesi fa. Vanoli in trasferta? Sarebbe una grande perdita” – .

Filippo AntonelliIl direttore sportivo del Venezia, è intervenuto ai microfoni di CIELO dopo la terza promozione in cinque anni. “Sono molto contento, ci tengo anche a sottolineare la promozione dalla D alla C del Monza, quindi sono quattro. Fu un viaggio magico che ricordo con piacere, il viaggio di oggi lo devo ancora digerire, come ho già sentito dal vivo è stato un viaggio straordinario, un capolavoro, iniziato 20 mesi fa dalla penultima posizione, dai playoff dell’anno scorso, dalla continuità di quest’anno 35 punti all’andata, 35 al ritorno, 3 vittorie e un pareggio nei playoff”.

Come hai trovato il club 20 mesi fa?
“Era un ambiente dove la proprietà non comunicava con i tifosi, c’era pressione, i giocatori non capivano il calcio italiano. A gennaio volevamo ribaltare l’alchimia del gruppo, abbiamo fatto tante operazioni di uscita, portando a termine una salvezza che… Ora si parla di promozione, ma a tratti pensavamo di non farcela, fino a marzo-aprile eravamo lottare per non retrocedere. Poi siamo arrivati ​​ai playoff, quello che abbiamo creato è stato cercare l’alchimia tra squadra, allenatore, tifosi e ambiente. Questa promozione è il simbolo di Venezia, dell’Unione con la città”.

Sulla cessione di Johnsen.
“Abbiamo ragionato numeri alla mano, quel trasferimento era necessario in quel momento, pensando anche dal punto di vista tecnico. Potevamo fare il bene di questa squadra, avevamo grande fiducia nell’allenatore. Con il trasferimento di Johnsen siamo tornati a giocare in un modo che lui conosceva molto bene. È un tecnico appassionato, che sa essere istintivo ed emotivo a volte. Sappiamo che è un grande professionista e che ci porterebbe fino alla fine. Ci sono stati momenti di tensione risolti come in una buona famiglia”.

Su Vanoli.
“Ci auguriamo chiaramente che possa restare tra noi, ma ora c’è il mercato degli allenatori. Ci aspettiamo una risposta da lui, ci sono state tante voci. Aspettiamo e capiamo cosa accadrà. Se dovesse andarsene sarebbe una grande perdita. Andare ? Vorrei essere smentito”.

A proposito di Teesmann.
“Quasi tutti i giocatori, tranne tre – uno in scadenza e due in prestito – sono sotto contratto. Vorremmo andare avanti con la maggioranza di questo gruppo. Questa è la strategia della società, c’è stato un cambio di categoria e non c’è alcuna intenzione di vendere, in questo momento vogliamo che questi giocatori giochino in Serie A, possano crescere ancora”.

Su Gytkjaer.
“Annusa questi fiammiferi, vuole determinare qualcosa di importante.”

 
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