Scontro totale in consiglio di piazza Cittadella, la maggioranza abbandona l’aula – .

Scontro totale in consiglio di piazza Cittadella, la maggioranza abbandona l’aula – .
Scontro totale in consiglio di piazza Cittadella, la maggioranza abbandona l’aula – .

Si conclude con uno scontro totale tra maggioranza e opposizione, con la prima che decide di abbandonare l’aula e quindi di mancare il numero legale, l’altra Consiglio comunale dedicato alla storia di Piazza della Cittadella Lunedì pomeriggio. All’ordine del giorno della seduta, richiesto dalle minoranze del Alternativa per Piacenza e il centrodestra, si è rivelata falsa la questione della polizza fideiussoria presentata dal gestore degli spazi blu pagati GPS ed il rapporto fiduciario con quest’ultimo. In effetti la terza chiamata a Palazzo Mercanti entro sette giorni – dopo due commissioni di legalità lunedì e venerdì scorsi – in assenza di novità amministrative sostanziali sull’intricata vicenda, si è così trasformata in un’ennesima occasione di dibattito politico. Questa volta, però, prevalse un conflitto a tratti teso, con continui battibecchi e dispute limiti da dare alla discussione.

Fino all’epilogo: nel suo intervento la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha messo in discussione il ruolo del segretario generale Luca Canessa ed è stato ripreso dal presidente dell’assemblea Paola Gazzolo, che ha invocato l’accordo siglato durante il congresso dei capigruppo per evitare riferimenti al ruolo dei dirigenti comunali: “Parliamo su scala politica ampia ma prestiamo attenzione alle espressioni sul personale e su chi lavora nell’istituzione”. Soresi, pur precisando di non avere dubbi sulla “legalità dell’operato di Canessa” in relazione alla vicenda Cittadella, ha messo in dubbio, sulla base di alcuni pareri dell’Anac, l’opportunità di affidare al segretario generale, “fatto diventare dall’amministrazione una sorta di di factotum, sia il ruolo di responsabile anticorruzione dell’ente, sia la responsabilità di seguire una pratica così complessa, mantenendo i contatti con il dealer”. “Tutto questo è appropriato? E mi auguro che la questione venga tempestivamente sollevata all’Anac” – ha aggiunto l’assessore.

Un’affermazione che ha sollevato la reazione di diversi consiglieri comunali di centrosinistra, definiti dall’art Boris Infantino (Piacenza Coraggiosa) “intimidatorio”. “Non possiamo proseguire una seduta – ha proseguito – in contrasto con gli accordi presi dai capigruppo, non possiamo continuare a parlare di dirigenti perché la fase esecutiva dell’organizzazione non è di nostra competenza”. Per questo ha chiesto il voto sospensione della seduta, poi approvato a maggioranza. Dopo la sospensione dei lavori, i consiglieri del centrosinistra non sono più tornati in Aula, facendo venir meno il numero legale: alle 18.30, quindi, tutti a casa.

È stato chiaro fin dai primi istanti dell’incontro che non era la giornata adatta per affrontare un tema che da settimane è alla ribalta delle cronache politiche locali. Soprattutto dopo l’audizione venerdì scorso nella commissione legalità guidata da Filippo Lodettiamministratore della società concessionaria per la gestione dei parcheggi blu e titolare del progetto per la realizzazione del parcheggio sotterraneo in piazza Cittadella, il quale aveva affermato di essere in possesso del bancabilità del progettosenza tuttavia rivelare il nome del partner bancario della banca capofila Banca del Fucino. Massimo Trespidi (civico di centrodestra) ha esordito contestando il parere dell’ nuovo presidente di Confindustria Nicola Parenti che durante l’assemblea generale “ha fatto un avallo non richiesto su piazza Cittadella, un’invasione di campo non richiesta che non ho apprezzato” “Quello che si sta facendo, cioè la verifica delle garanzie del responsabile – ha spiegato -, sono a tutela di tutti e non solo di Piacenza Parcheggi. Non è una questione politica ma finanziaria, mi sorprende che gli imprenditori non abbiano capito qual è la posta in gioco”. Il dibattito è stato quindi inserito mozione d’ordine del capogruppo civico di centrosinistra Luca Dallanegra chiedere che gli interventi dei consiglieri siano più strettamente legati al tema all’ordine del giorno, e in particolare alla falsa garanzia. Una richiesta che ha scatenato le proteste dell’opposizione: in seguito ad un diverbio verbale tra Stefano Cugini (App) e Paola De Micheli (Pd), la seduta è stata sospesa per circa 40 minuti.

Scontro che si è riacceso con Boris Infantino (Piacenza Coraggiosa), che definì il centrodestra di immobilità quando era al governo sulla vicenda di Piazza Cittadella: “Il cantiere poteva iniziare nel 2021”. Posizione inaccettabile per l’ex sindaco Patrizia Barbieri, che ha accusato Infantino di aver fatto “una ricostruzione dei fatti con tante cose non corrette” e sulla posizione dei dirigenti: “Non abbiamo diffamato nessuno, anzi avete chiesto e convocato la commissione legalità per ascoltare i dirigenti “. La posizione del leader del Pd va registrata Andrea Fossati sulla decisione di sospendere la seduta: “Oggi in consiglio comunale c’è stato un attacco in piena regola all’istituzione in senso stretto. L’assemblea politica è stata utilizzata per attaccare i dirigenti e coloro che lavorano ogni giorno nell’organizzazione e per l’organizzazione. Nell’ultima settimana si è svolta anche una commissione 5 con da una parte l’audizione dei dirigenti, sottoposti a una raffica di domande come se fossimo a un vero processo. Questa visione e questo modo di fare politica non ci appartengono, quindi abbiamo voluto dare un segnale oggi con l’abbandono della seduta da parte di tutti i consiglieri di maggioranza”.

APP “PIACENZA HA PERSO UN’OCCASIONE PER LA DEMOCRAZIA”. – “Oggi a Piacenza la democrazia ha perso”. Così interviene Alternativa per Piacenza al termine del consiglio comunale. “Ci aspettavamo, e lo aspettava tutta la cittadinanza – dicono -, un confronto franco, costruttivo e senza remore. Niente di tutto questo, anche grazie ad una gestione disastrosa del consiglio da parte di un Presidente che ha dimostrato ancora una volta tutta la sua difficoltà nell’interpretare il ruolo. Interventi che definire deludenti è riduttivo, considerata la storia e tutti gli aspetti finora conosciuti, chissà quante sorprese potrebbero ancora aspettarci. Tra citazioni epiche e inviti a non andare fuori tema (un’affermazione davvero tragicomica), si è tentato più volte di lanciare la palla in tribuna. Non mancando di invitare gli altri consiglieri a non raccogliere le ghiande da terra (ricordiamo l’animale che ha questa abitudine è il maiale…) ea non accusare i gestori “non permettetevi di accusare i gestori” è stato detto. Manovre speciose volte a spostare l’attenzione su altro, interrompendo più volte la discussione, addirittura non presentandosi dopo una sospensione per far saltare la seduta. Oggi qualcuno è scappato dal confronto, aveva paura di esercitare un principio democratico come quello della discussione in consiglio comunale. Ai cittadini piacentini, rappresentati dai consiglieri comunali, è stato negato un sacrosanto principio democratico. Oggi qualcuno è scappato dalla democrazia”.

 
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