due truffe nell’agrigentino – .

Due truffe sono state realizzate nelle ultime ore ad Agrigento e Sciacca, con una pratica ormai diffusa in provincia dove nelle ultime settimane si sono registrati diversi casi simili a Favara, Canicattì, Ravanusa, Licata e nella stessa città dei Templi. I malviventi si spacciano per poliziotti e, facendo pressione su due donne anziane, riescono a farsi consegnare gioielli per migliaia di euro. Ad Agrigento una pensionata ha ricevuto la “solita” telefonata: “Sono un maresciallo dei carabinieri, suo figlio ha avuto un grave incidente stradale. Per evitare che finisca in carcere servono 10mila euro”.

Denaro che, sempre secondo il sottufficiale dei carabinieri, doveva essere «consegnato immediatamente ad un avvocato che si trovava già a casa dell’anziana». Una settantenne agrigentina, residente nel quartiere del campo sportivo, letteralmente terrorizzata, ha consegnato al sedicente avvocato tutto ciò che aveva in casa: oro e gioielli che aveva nella cassaforte, per un valore di 8mila euro che servivano per aiutare suo figlio. Quando la donna ha scoperto e capito di essere stata defraudata, non ha potuto fare a meno di recarsi all’ufficio di denuncia della polizia e raccontare cosa le era successo e quanto le era costato quell’inganno.

Una vittima di 74 anni è stata uccisa a Sciacca. La donna è stata raggiunta da un finto poliziotto che le aveva promesso “guai legali” per il figlio se non avesse pagato 5mila euro. Una somma che la pensionata non aveva in casa e che ha deciso di pagare consegnando i gioielli di famiglia. Secondo una prima stima il valore ammonterebbe a 20mila euro. Se ne è impossessato un complice del finto soldato. La donna solo in seguito si è accorta di essere stata ingannata e ha così denunciato l’accaduto alla polizia.

 
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