L’ex chef stellato che fa rivivere un’antica pizzeria romana. Ecco cosa si mangia alla Maratoneta di Luciano Monosilio – .

Conto alla rovescia per l’apertura della pizzeria Luciano Monosilio A Roma. Il cartello è pronto, verde, dice Il Maratoneta, stesso nome di sempre, stesso stile di sempre, anche se tutto è nuovo, a partire dalla proprietà di questa storica pizzeria nel cuore di San Lorenzo, vivace quartiere capitolino a due passi dalla stazione Termini. Come anticipato da Gambero rossoha pensato a riaprire le porte di questo luogo, chiuso ormai da otto anni Luciano Monosilio qualche mese fa, quando – passeggiando per le vie del quartiere – ne ha intravisto il potenziale dietro le serrande chiuse. Luciano, chef e titolare di Luciano Cucina Italiana a Campo de’ Fiori non ci ha pensato molto e in breve tempo l’ha rilevato, ristrutturato e ora si prepara all’inaugurazione, data indicativa del 10 giugno, una volta definiti gli ultimi dettagli e i necessari test stato completato. Nel frattempo, con Matteo Carducci (esperienze di Edoardo Papa, Atlas Coelestis e Freni e Frizioni Draft) sviluppa ricette, impasti e cotture, con l’obiettivo dichiarato di mantenere un profilo basso, in piena continuità con il passato di questo locale.

Cosa mangi nel nuovo Il Maratoneta

Pizza romana, fritture, antipasti di verdure, dolci classici da pizzeria: questa in sintesi l’offerta della nuova Maratoneta di Monosilio. Tutto parte dall’impasto: «Stiamo lavorando con due mulini, Marino e Grassi, per realizzare la nostra miscela, senza stabilizzanti o altro, la miscela più pulita possibile». L’offerta è semplice, una decina di pizze tradizionali (tra 7 e 12 euro) e qualche extra: «Voglio semplificare – commenta – sono tornato indietro di 10 anni», ecco allora la classica marinara, la margherita (con fiordilatte e parmigiano) ), la boscaiola (con fiordilatte, funghi cardoncelli e salsiccia), la capricciosa che Monosilio rinnova con prosciutto crudo, carciofi rudi e uovo cremoso, marinata con soia alla maniera del ramen, e poi ancora la calabrese a base di mozzarella ‘nduja al peperoncino, burrata, ricotta salata e basilico, la pizza con verdure arrostite con base di crema di broccoli romani e mozzarella, il calzone con prosciutto cotto arrosto, ricotta di pecora, mozzarella, prezzemolo. A questi si aggiungono la pizza del giorno e la Maratoneta, che rende omaggio alla storia quarantennale del locale «è semplicemente macchiato di pomodoro, con gamberetti, pomodorini, sedano, salsa rosa per insalata mista, probabilmente lo serviremo freddo. Sappiamo che il locale aveva la sua pizza della casa ma non riuscivamo a capire quale fosse, nessuno se la ricorda, quindi abbiamo deciso di fare questa, che ricorda un po’ gli anni ’80.” Molti dei fornitori sono gli stessi di Luciano Cucina Italiana, Cibaria e l’azienda Il Poggio per i salumi, il caseificio Aurora per il fiordilatte.

Poi ci sono i fritti, gli stessi realizzati da Luciano Cucina Italiana che nel primo periodo di apertura era anche pizzeria: supplì classici, crocchette di patate con pecorino e provola, acciughe alla ligure ripiene di ricotta e menta, polpette di bollito , baccalà e zucca, «questi secondo il mercato». Si inizia con una scelta di 5 antipasti di verdure – come l’insalata di campo con salsa a base di brodo vegetale, soia e sesamo tostato, la lattuga grigliata, il cavolo riccio fritto o la classica giardiniera – e si chiude con i dolci Anche questi sono dei classici: tiramisù, crème caramel , panna cotta, crostata, con il tocco di gelato soft in stile fast food americano, miscela fatta in casa e macchina per il soffiaggio dell’aria.

L’aperitivo

Sul fronte del bere ci sono – oltre alle birre e una decina di etichette di vini, anche al bicchiere – i cocktail d’autore Luca Fanali di Veleno, il cocktail bar di Luciano Cucina Italiana: Spritz, Paloma e Gin tonic alla spina e Old Fashion, Tommy’s Margarita e Negroni prebatch perfetti anche per l’aperitivo. La nuova Maratoneta, infatti, apre nel pomeriggio verso le 17 per un bicchiere per accompagnare un piatto di frittura, un antipasto e magari qualche semplicissima pizza. Tutto da definire con maggiore precisione nel tempo. «Vediamo come va» dice Luciano.

Il Maratoneta – Roma – via dei Volsci, 99

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