Qualità, sesto uomo in campo e portabandiera della Puglia: bentornato a Manfredonia

Qualità, sesto uomo in campo e portabandiera della Puglia: bentornato a Manfredonia
Qualità, sesto uomo in campo e portabandiera della Puglia: bentornato a Manfredonia

Deja-vu Manfredonia. Vitulano Drugstore torna in Serie A a tre anni dalla prima esperienza nel massimo campionato nazionale nella stagione 2021/2022. Un traguardo importante ma meritato quello raggiunto dai ragazzi di David Ceppi, allenatore che conosce bene il massimo campionato, protagonisti di un torneo di altissimo livello e di una post-season di carattere.


STORIA – Il club pugliese è un club che vanta una storia quasi trentennale. Fondati nel 1998, i biancocelesti sono arrivati ​​alla scena nazionale dopo appena sei anni con la promozione in Serie B, poi la conferma fino in Serie A2 nel 2018 e Serie A nel 2021. Una sola stagione finita con la retrocessione. Ci sono voluti solo altri tre anni per recuperare ciò che era andato perduto. Nel massimo campionato, quindi, tornerà una società forte e strutturata, che si cimenterà in questa nuova avventura con l’esperienza passata su cui costruire la prossima stagione, per vivere al meglio il nuovo passaggio in Serie A che è, per certi versi, sempre un salto di qualità. il vuoto.


STAGIONE – I biancocelesti hanno iniziato l’anno al top. Sei vittorie consecutive, prima del primo stop. Da quel momento in poi il girone B visse un entusiasmante duello tra i pugliesi e il Benevento. Scomparsa la promozione diretta, i biancocelesti si tuffano nella post season. Eliminata al primo turno la Lazio, seguita dal Città di Melilli in un combattutissimo double match. L’ultimo atto, la finale di Faenza, ha visto il trionfo ai rigori contro l’altra big della categoria, il Pordenone.


DIFFICOLTÀ’ – Naturalmente non era tutto rose e fiori. Ogni stagione nasconde sempre qualche difficoltà in campo, anche se nel caso del Manfredonia è proprio il caso di parlare di difficoltà in campo. Il PalaScaloria, fortino biancoblu, è infatti rimasto chiuso per oltre un mese. Tra marzo e aprile i ragazzi del Ceppi sono stati costretti ad allenarsi al PalaTomaiuolo. Un ostacolo in più sulla loro strada, proprio nel momento clou della stagione. Al punto che il derby contro il Capurso si è giocato al PalaGravinese di Sammichele di Bari.


CALDO TIFERO – Da non sottovalutare anche il pubblico, che da sempre rappresenta l’uomo in più del Manfredonia. Anche in quest’ottica la chiusura del PalaScaloria, che inizialmente ha riaperto ma solo a porte chiuse, ha rappresentato un ulteriore svantaggio da superare. Anche il via libera del Comune al rientro dei tifosi ha dato un’ulteriore iniezione di fiducia. Nella post season le tribune del PalaScaloria si sono nuovamente riempite. Tribune che non si sono mai svuotate, anche lontano da casa, come ha dimostrato la partita contro il Pordenone, con centinaia di tifosi pugliesi accorsi a Faenza per sostenere i biancocelesti, e la festa promozione, avvenuta proprio al PalaScaloria domenica sera , al ritorno a casa della squadra. Un Manfredonia più maturo è ora pronto a vivere la sua nuova avventura in Serie A. Un club che vuole consacrarsi definitivamente anche nel massimo campionato nazionale. La struttura e l’organizzazione ci sono, la rosa è già di altissimo livello e il pubblico è pronto a far sentire la propria voce nei palazzetti di tutta Italia.


Divisione Ufficio Stampa C5

 
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