“L’edificio è stato abbandonato” – .

“L’edificio è stato abbandonato” – .
“L’edificio è stato abbandonato” – .

PESARO Contro l’incuria e la mancanza di manutenzione nella lottizzazione Edilstate, nella zona compresa tra via Lubiana, via Scajola, via Sonnino e via Trometta, si fa sentire la voce dei condomini: oltre 340 famiglie tra residenti, titolari di negozi e 15 edifici condominiali. Gli amministratori di condominio Giorgi e Cecchini, dell’omonimo studio associato di via del Novecento, a Celletta, hanno evidenziato con una lettera aperta lo stato in cui versa questa zona ormai da molti mesi. Nelle ultime settimane da più parti della città sono giunte segnalazioni di scarsa, se non assente, manutenzione e di un generale stato di abbandono, e non solo in questo quartiere ma la stessa cosa è stata lamentata nel centro storico, a Pantano e Trebbiantico.

La segnalazione

Basta scorrere gli scatti attorno al complesso residenziale Edilstato per rendersi conto delle criticità riguardanti il ​​verde e la pavimentazione. E la cosa più grave che Giorgi e Cecchini sottolineano è che il servizio Aspes Urban Green praticamente non interviene più e passa la palla ai privati. Parliamo della parte pubblica e della parte privata ad uso pubblico.
«È sotto gli occhi di tutti, residenti e non residenti – scrivono gli amministratori – il degrado di alberi, strade, marciapiedi e illuminazione pubblica. Ricordiamo che questo settore rientra nel compendio Edilstato. L’assenza pressoché totale di manutenzioni è stata denunciata non una ma più volte all’Amministrazione e agli assessorati ai Lavori Pubblici e alle Manutenzioni già dallo scorso marzo, tanto che le ultime tre segnalazioni via email di sollecito sono avvenute nelle date del 10, 17 aprile e 8 maggio. Ma ad oggi senza alcun subentro da parte del servizio comunale. La nostra azienda ha contattato davvero tutti, comprese Aspes e Multiservizi, il Comune e i candidati”.

Sopralluogo

Nemmeno il solo sopralluogo effettuato dall’assessore, dal responsabile della Manutenzione e da un dirigente dell’Aspes è servito a nulla. «Sì, perché non sappiamo proprio come fare – osserva l’amministratore Francesco Cecchini – i tecnici ci hanno semplicemente detto che la situazione è troppo onerosa, e qualsiasi taglio, potatura, sfalcio o rifacimento della strada non si può fare in estate. L’auspicio è che questa parte della città possa rientrare tra le priorità della nuova Giunta”. Criticità aperte: innanzitutto occorre alleggerire la chioma e potare gli alberi subito dopo l’estate. Si tratta di un intervento che i condomini ritengono non rinviabile.
«In via Filippini – continuano gli amministratori del condominio – c’è un problema di asfalto proprio a causa delle radici degli alberi ad alto fusto, che hanno fatto alzare il marciapiede fino a 50 centimetri con buche, crepe e in alcuni punti provocando rischio il canaline per cavi. Chiediamo che quegli alberi compromessi vengano abbattuti. Ad esempio, sulla stessa strada, sottolineano i residenti, andrebbero rimossi alcuni alberi ad alto fusto che all’epoca furono erroneamente piantati al centro del marciapiede, senza però considerare che oggi complicano la vita a disabili e anziani con difficoltà. movimento. E ancora, è necessaria la collaborazione di Multiservizi per l’allaccio attualmente inesistente di un tratto di fognatura bianca, altrimenti capita spesso che l’acqua piovana non riesca a defluire e la strada si allaga ad ogni forte pioggia, come ce ne sono state molte. Non ultimo – concludono – serve un defibrillatore di cui questa zona non dispone per garantire la sicurezza dei residenti e dei cittadini utenti, vista la presenza di campi da tennis e di una piccola pista di pattinaggio”.

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Corriere Adriatico

 
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