Una sala consiliare in festa il giorno dopo lo spoglio. I dati non lasciano spazio a interpretazioni: Carlo Masci è di nuovo sindaco di Pescara ed è pronto a «indossare scarpe comode», dice, «per continuare a camminare in città, seguire i cantieri e raggiungere gli obiettivi che portano alla nascita di La Nuova Pescara”.
50,95 è la percentuale raggiunta dal sindaco uscente, espressione del centrodestra. «La campagna elettorale ha mostrato due visioni della città: una del sì e un’altra del no. I cittadini scelsero la prima, permettendo a chi ne ebbe il coraggio di vincere. Naturalmente sarò il sindaco di tutti, così come ho dimostrato negli ultimi cinque anni”, precisa Masci.
Accanto a lui ci sono il presidente del consiglio regionale Marco Marsilio e il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano, nonché “suo grande amico”. La sala è piena: dirigenti rieletti, volti nuovi e tanti sostenitori.
«Non vedo l’ora di salire sul primo filobus che passerà lungo la strada del parco», dice Marsilio. «È fondamentale avere la possibilità di proseguire il lavoro già iniziato, anche perché dall’altra parte c’era un’idea totalmente opposta a quella perseguita dall’amministrazione Masci. Il rischio di ritrovarsi con una Regione che procede in una direzione e la città di Pescara che resiste e punta ad un’altra ripartenza avrebbe causato uno stallo o addirittura la perdita di finanziamenti e opportunità. Ora, però, continueremo a viaggiare nella stessa direzione”, sottolinea. «Saremo insieme quando vedremo le prime nuove abitazioni al Ferro di Cavallo e non vedo l’ora di condividere il momento della prima costruzione della sede regionale nell’area risultante».
Questo progetto è stato fortemente criticato dal candidato sindaco del centrosinistra Carlo Costantini, che ha ottenuto il 34,24% dei voti.
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