“Le mie parole su Salis? La sua elezione è un lutto per la politica”. – .

Lucca, 12 giugno 2024 – “Mi sembrerebbe necessario fare una minuto di silenzio, forse basterebbero 60 secondi perché Salis venga eletto alle elezioni europee”. A Lucca è scoppiata la polemica dopo le parole pronunciate in consiglio comunale dalla consigliera di FdI Laura Da Prato. Parole, quelle della consigliera del partito di Giorgia Meloni, che in poche ore hanno fatto il giro del web, finendo anche in prima pagina sui più famosi quotidiani nazionali. E se in pochi minuti queste parole hanno fatto il giro d’Italia, puntuale è arrivata anche la risposta dell’assessore.

“Non avrei mai pensato di raggiungere un obiettivo tanta popolarità per un’espressione evidentemente ‘politicamente provocatoria’ come quella che ho espresso ieri sera in Consiglio comunale di Lucca, quando ho chiesto al Presidente di osservare un minuto di silenzio per l’elezione della signora Ilaria Salis al Parlamento europeo – spiega Da Prato -. È chiaro che questa risonanza mediatica è stata garantita dai rappresentanti del centrosinistra, minoranza del Comune di Lucca, che ovviamente non hanno potuto discutere nel merito, e che anzi ringrazio per avermi dato l’opportunità di approfondire e fare chiarezza . La mia amarezza, e il profondo sgomento è nato ieri sera, poco prima di recarsi in tribunale, quando ho ascoltato le parole del padre di Salis, riportate da un giornalista, che lamentava i lunghi tempi di rilascio e il rischio che la figlia non fosse presente alla prima udienza il Veste. Lì ho provato a profondo senso di vergogna, che non ho potuto trattenere. Non avrei pensato di dover menzionare “il mondo sottosopra”, ma devo ammettere che non esiste espressione più calzante al punto”.

“L’elezione di Salis è l’espressione più potente di questo titolo. Certamente è un mondo al contrario quella di chi decide di candidare una persona già condannata e attualmente detenuta, la cui vita personale parla per lei, il cui comportamento è noto a tutti, nessuno escluso. Tra l’altro è apertamente anarchica. Sì, credo che ci sia bisogno di 1 minuto di silenzio, perché nel “silenzio” resta tutto quel centrosinistra che si riempie la bocca di etica morale, e che condanna tutti comunque, anche solo sulla base della gogna e sospetto. A quel centrosinistra, che è il primo candidato Soumahoro e poi Salis, per raggiungere il livello della barriera. A quel centrosinistra del merito e dell’ascolto della base e del territorio, che nomina ed elegge una persona nota al grande pubblico per fatti noti, senza competenze né merito conquistato nemmeno nel partito, che quindi butta fuori tutti in un colpo, senza neanche una foto sulla tessera elettorale (sorrido), colleghi e compagni che forse avrebbero coltivato aspirazioni e raccolto meriti per candidarsi e che per anni , forse, avevano aspettato con lealtà e fiducia il proprio turno”.

Certo, un minuto di silenzio servirebbe, e forse non basterebbe, per analizzare dove siamo arrivati, per comprendere le ragioni di tanto “audacia spericolata” (per usare un eufemismo), per capire come si possa così pubblicamente (e in silenzio) riuscire con una sola mossa a distruggere completamente il senso della politica, del suo stesso ruolo e scopo, e delle istituzioni. E ovviamente è un “lutto”. È il lutto della politica seria e appassionata, della politica di chi crede nella sincerità delle intenzioni, in uno scopo più alto, della politica dei militanti, di chi si impegna nella quotidianità e spesso non ha uno spazio, né un trafiletto sul giornale , e non certo quello dell’ipocrisia. Sarò un inguaribile romantico, ma spero comunque che la Salis, che appare l’anarchica appassionata che non crede nelle istituzioni, possa dimostrare a tutti la sua fede e dimettersi da quell’incarico che non fa e le fa onore. . . In ogni caso, credo che tutti noi, oggi, dovremmo fare a minuto di silenzio, sperando che alla fine potremo svegliarci dall’incubo”

 
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