I soldi del Pnrr (via Superbonus) non solo per la casa a Guidonia. Il caso della residenza di Marilleva in Trentino – .

Il costo fuori controllo del Superbonus 110% ha cambiato la percezione dell’utilità dello strumento. Nel 2021, la spesa di oltre 38 milioni per l’ammodernamento della residenza di Marilleva, nel comune di Mezzana in provincia di Trento, si è presentata come un investimento produttivo nella riqualificazione e nell’efficientamento energetico delle strutture ricettive realizzate tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento. secolo scorso, un mezzo per alimentare il turismo durante tutto l’anno. Dopo quasi tre anni di progetto se ne torna a parlare perché rientra tra le ristrutturazioni che hanno beneficiato di quella parte della concessione edilizia ideata durante il governo Conte e finita all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Proprio nel 2021 il governo Draghi ha scelto di coprire parte dei costi degli sgravi con il Pnrr per un totale di circa 13 miliardi. All’epoca si ipotizzava ancora una cifra complessiva per il 110% intorno ai 33 miliardi, ben lontana dalla cifra di oltre 122 miliardi raggiunta dallo sgravio, prima della stretta imposta dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per contenere il costo per casse pubbliche. Del resto, quando si era deciso di inserire il bonus nel Pnrr, non si era ancora parlato di truffe (legate soprattutto al cugino del 110%, il bonus di facciata del 90%), né era ancora iniziato il dibattito sulle implicazioni per le finanze pubbliche. . Solo con la discussione di bilancio, una volta condivise le richieste di estensione del beneficio, il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha detto chiaramente che così come concepito, sia nei meccanismi che nell’importo, il bonus nel lungo periodo era insostenibile, come divenne chiaro quando fece schizzare il deficit al 7,4% nel 2023.

Nel censimento delle dichiarazioni giurate diffuso dal ministero dell’Ambiente (un lungo documento di 1.200 pagine), la struttura di Mezzana è catalogata tra i condomini, che complessivamente hanno ricevuto circa 7,2 miliardi, mentre alle unità unifamiliari sono stati destinati 6,5 miliardi.

Quello trentino è un condominio di tutto rispetto: 474 appartamenti di 42 mq di superficie media che compongono un unico complesso. Notizie del 2021 riportavano che il cantiere avrebbe impiegato 14 aziende, 80 operai, 8 ingegneri, 1 architetto e 4 gru. In piccolo, un caso delle contraddizioni della misura Superbonus, capace di generare subito Pil e posti di lavoro, nonché di creare valore per gli immobili ristrutturati, soprattutto se si tratta di strutture ricettive alle quali porta anche fatturato, ma il cui peso ha ha poi pesato sulle casse pubbliche con un effetto moltiplicatore pari a circa lo 0,86%, nel senso che per ogni 100 euro spesi ne sono rientrati 86.

Un discorso simile potrebbe valere per il proprietario della villa di Guidonia Montecelio, comune alle porte di Roma, che ha beneficiato di quasi 427mila euro per riqualificazione energetica e ristrutturazione. In realtà i lavori potrebbero inserirsi nella più generale riqualificazione dell’area del Parco dell’Inviolata. I controlli sul codice unico del progetto sui siti governativi si riferiscono proprio ai confini di quel quadrante del territorio comunale. La mappa punta all’interno del parco, tra l’Autostrada del Sole e il paese. È una zona di aperta campagna, anche se ricca di edifici. Infatti tra i campi e alcuni laghi si trovano alcuni casolari da ristrutturare.

 
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