Catanzaro. Undici fotografi – con le loro opere in mostra – scuotono dal torpore la Città delle Tre V – .

di Francesca Saveria Chindamoa cura della redazione Cultura del quotidiano l’italiano

CATANZARO – Catanzaro è noto per essere il Città dei tre Vsfacendo riferimento a tre delle caratteristiche che storicamente lo contraddistinguono: il Vento, il Velluto e Vitaliano, Santo Patrono. Le forti brezze marine influenzano il suo clima, rendendolo abbastanza ventoso.

E nella “Città delle 3 V” come lui stesso dichiara Gianluca Bellacosciaavvocato con l’hobby della fotografia e del kayak:Incontrare e interagire con il pubblico è sempre emozionante“.

Molte le persone presenti ieri pomeriggio all’inaugurazione della Mostra Fotografica. In tanti l’hanno visitata ammirando con interesse le tante foto esposte. Catanzaro raccontata da uno “squadra di calcio” di undici fotografi che presentò centodieci dipinti ottenne il successo che meritava. È piaciuto a tutti, la mostra continua e continuerà per altri cinque intrepidi giorni, come riportato nella locandina illustrativa che pubblichiamo integralmente, e dove è possibile approfondire lo svolgimento dell’evento e leggere anche i nomi di i partecipanti.

Tutto interessante ed esplicativo – le immagini fotografiche degli autori che hanno partecipato – di ciò che il capoluogo regionale può rappresentare oggi ma anche di ciò che si è potuto trarre dal passato di questa città che se non fosse per le idee di persone che la amano potrebbe infatti apparire abbandonato e destinato al declino. Tra questi segnaliamo le opere di Pino Simone, Renato Zavaglia e Roberto Zavaglia che ci è apparso più convincente e quantomeno ci ha fatto riflettere un po’ più degli altri.

In alto il manifesto firmato dagli autori che mirava a spiegarne le ragioni e le aspirazioni

Secondo Anna Maria Nanci – l’unica donna o “quota rosa” presente tra tanti uomini: “Narrare… è quello che ogni fotografo racconta con ogni singolo scatto, quello che non riusciamo a dire con le parole lo diciamo così“. Ed è stato davvero così perché i tanti presenti hanno potuto farlo provare emozioni e poi magari raccontarle a parole come stiamo facendo in questo articolo che realizziamo su indicazioni e informazioni del nostro direttore Riccardo Colao che ha partecipato all’inaugurazione complimentandosi con i protagonisti per la formidabile iniziativa. Tra gli altri visitatori presenti abbiamo notato quello del prof. Franco Cimino, organizzatore delle Giornate della Cultura Catanzarese.

Come abbiamo anticipato, il programma dell’evento – dopo la giornata inaugurale – proseguirà con le proposte visive degli undici fotografi che offrono la loro visione fotografica della città attraverso dieci scatti ciascuno – ma qualcuno ha trovato il modo e il modo di inserire una poco altro – la gallery di immagini che dal centro storico alla spiaggia di Giovino incrocia i suoi obiettivi tra gli edifici popolari della periferia e quelli del centro storico. A margine della mostra ci sono due sezioni:

“IL ❤️ Fotografia”, con quattro laboratori a tema, e “Cultura e Fotografia”, e infine un “incontro” con l’archeologo Francesco Cuteri (fratello del fotoreporter sportivo purtroppo scomparso), domenica pomeriggio prossimo alle 18.30, per parlare di Storia e Archeologia nella città di…Tre Vs.

Renato Zavaglia sorridente accanto ad alcune delle sue opere esposte, disegnate con le metodologie e i filtri di cui è custode. Di seguito il “biglietto da visita di Roberto Zavaglia che ha inserito dieci quadri compositi con diverse immagini suggestive dei suoi intrepidi scatti

Il sorriso di Pino Simone davanti ad alcuni dei suoi pregiati lavori fotografici

Lo splendido fotoritratto del poeta catanzarese Achille Curcio

La “formazione” dei fotografi partecipanti alla mostra dal titolo “Nella città dei tre vs“. Quindi in conclusione li citiamo e riportiamo quanto hanno spiegato singolarmente: Anna Maria Nanci proponeva la visibilità delle periferie, certamente non dimenticate e sempre presenti nell’immaginario collettivo; Gianluca Bellacoscia cos’è per lui il “tempus fugit” catturato nello scatto; Roberto Corrado e il “Singula” ha proposto i “dettagli” che svelano quella che per lui rappresenta l’anima dei “Tre Colli”; Pasquale Gagliano si è cimentato nella rappresentazione visiva delle botteghe del passato che radicava “cambiamento” e “nuovi progetti”; Valerio Gareri si caratterizza per la rappresentazione del contesto urbano in bianco e nero; Gianluca Posella intendeva “scolpire” il semplice momento della vita quotidiana con l’obiettivo della sua “Nikon”; Ennio Procopio è andato (forse) oltre quello che avrebbe potuto essere il tema concentrandosi sulla manifestazione delle tradizioni filippine che appariva nelle strade della città; Pino Simone con le sue “luci e ombre” ha seguito le tracce del mistero, dei contrasti, e forse dell’angoscia, della tristezza e allo stesso tempo dell’eleganza e della raffinatezza della sua città natale; Alessandro Testa con le sue foto in bianco e nero ritrae momenti di vita urbana abbinando meravigliosi ritratti di volti e alcune occasioni particolari a lui conosciute e documentate; Renato Zavaglia grazie al suo formidabile ed affascinante modo di interpretare la realtà e poi di proporre le sue opere, accompagna l’occhio del visitatore in un viaggio urbano dai tratti esoterici e pittorici. Ultimi in ordine alfabetico ma non certo ultimi per proposte e idee Roberto Zavaglia che con lo spirito del “collage” è l’unico a rappresentare in modo sfaccettato luci, colori, visioni e situazioni urbane. Infine, ci preme sottolineare che c’era il taglio del nastro inaugurale da parte dell’Assessore Comunale alla Cultura Donatella Monteverdie la gradita presenza del Comandante dei Vigili del Fuoco Col. Giuseppe Bernardo.

 
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