Lui che vive a Viareggio non aveva mai varcato la soglia del tribunale di Lucca. Questa mattina, invece, poco dopo le 13, il generale di divisione Roberto Vannacci, in abito blu e accompagnato dal suo avvocato Massimiliano Manzo del Foro di Firenze, è entrato nell’ex Galli-Tassi per assistere all’udienza preliminare nella quale è coinvolto a seguito della denuncia presentata dalla campionessa di pallavolo Paola Egonu.
Vannacci, appena eletto parlamentare europeo con oltre 500mila voti, è accusato dall’atleta nero di diffamazione aggravata dall’incitamento all’odio razziale, tutto come scritto nel libro ‘Il mondo al contrario‘ rilasciato nell’estate del 2023. Il Pubblico Ministero aveva già chiesto l’archiviazione del procedimento, ma l’avvocato di Egonu, Simone Facchinetti del Tribunale di Monza, si era opposto, quindi il Gup del Tribunale di Lucca Alessandro Dal Torrione dovrà decidere se rinviare il processo o non ordinare alcun procedimento.
“Il mio cliente – ha detto l’avvocato Facchinetti – è deluso, addolorato e amareggiato per quanto accaduto. Nessuna intenzione di rimettere la denuncia, andiamo avanti. Di notevole importanza è sicuramente la decisione del tribunale militare di Roma di non accogliere la richiesta di archiviazione presentata dai legali di Roberto Vannacci per un altro procedimento. Vediamo cosa deciderà il Gup”.
Ai giornalisti, prima e dopo l’udienza, Roberto Vannacci ha spiegato di non aver mai voluto offendere o svilire la figura di Egonu e di aver scritto anche una lettera di chiarimenti al riguardo: “Lungi da me ogni razzismo, io che hanno avuto a che fare con colleghi e uomini di tutte le etnie possibili ed immaginabili. Le mie parole scritte nel libro, se lette, sono evidentemente lontane anni luce da qualsiasi tipologia di reato”.
L’udienza è durata 10 minuti e ha visto la presenza anche del procuratore capo della repubblica presso il tribunale di Lucca Domenico Manzione. Il giudice Dal Torrione si è riservato di decidere e, con ogni probabilità, lunedì scioglierà la riserva.
