Montepagano, svolta per il museo Parte il progetto di rilancio – Teramo – .

GIARDINO DI ROSE. Nuova vita per il museo della cultura materiale di Montepagano. Ieri mattina, infatti, nella sala consiliare di Roseto, è stata presentata la firma tra il Comune e l’associazione “Vecchio Borgo” dell’accordo di partenariato tra il Comune e l’associazione del terzo settore, che ha consentito la digitalizzazione delle opere all’interno del museo e alcuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Il “Vecchio Borgo” appunto, rappresentato ieri dal presidente Annamaria Rapagnàdal vicepresidente Enzo Di Giulio e da Lino Quadraccioni (erano assenti altri due membri, Sabina Falà E Danilo Marinozzi), si è aggiudicato lo scorso anno un prestito Pnrr di 48mila euro, erogato dal Ministero dei Beni Culturali per alcuni musei italiani. Grazie al contributo economico di diversi privati, tra cui il cantante pagano de “Il Volo” Gianluca Ginoble è riuscita a raccogliere altre risorse per un totale di 93mila euro. Al convegno era presente il sindaco Mario NugnesAnnamaria Rapagnà, Enzo Di Giulio e Lino Quadraccioni dell’associazione “Vecchio Borgo”, e Francesco Guerrieri, titolare della Omniasoft, che si occupa della digitalizzazione delle opere. «Digitalizzare non significa semplicemente dire quali oggetti ci sono nel museo», spiega Guerrieri, «ma anche dare un’anima a ciascuno di essi attraverso foto e video. Ringrazio l’associazione “Vecchio Borgo” che mi ha scelto per questo importante lavoro, e l’amministrazione che ha creduto in questo progetto”. Rapagnà è la memoria storica del museo e delle tradizioni popolari di Montepagano, centro storico di Roseto, e lo gestisce da anni. «Sono soddisfatto di questo progetto», sottolinea Rapagnà, «perché in questo modo diamo una svolta al nostro museo e da lì può ripartire la rinascita di Montepagano». Anche Enzo di Giulio ha dato un contributo importante affinché questo sodalizio, che potrà essere replicato da altre associazioni, prendesse forma.
«Ringrazio il nostro consulente finanziario Ezio Di Cristofaro e l’avvocato Donatella Di Cesareperché senza di loro questo progetto non sarebbe partito”, aggiunge Di Giulio, “ringraziamo anche la società Omniasoft, l’amministrazione comunale e lo storico Mario Giunco che ci ha dato una grande mano. Renderemo questo museo accessibile a tutti e ci sarà anche un sito web. Cultura materiale indica la cultura degli oggetti, che sono capaci di realizzare la scoperta del passato e costituiscono un patrimonio semplice e spontaneo per conoscere la storia locale, per avvicinare i giovani alle tradizioni”. Una volta completato il progetto, il museo verrà pagato.
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