cinghiali – attivare subito tutte le misure a sostegno delle aziende suinicole – .

cinghiali – attivare subito tutte le misure a sostegno delle aziende suinicole – .
cinghiali – attivare subito tutte le misure a sostegno delle aziende suinicole – .

È urgente rafforzare l’azione di contenimento della presenza dei cinghiali, un cambio di passo che deve necessariamente andare oltre l’approvazione del Piano di Interventi Urgenti, attraverso la definizione delle disposizioni che possano consentirne l’effettiva attuazione. La presenza della peste suina africana, i continui danni arrecati alla produzione agricola e il rischio in termini di incolumità pubblica, imputabile all’elevato numero di animali presenti in Piemonte, non possono certo considerarsi emergenze e problemi superati. E’ quanto commenta la Coldiretti Piemonte alla luce della situazione che vede aumentare i casi di peste suina e il numero degli incidenti stradali, dopo l’ultimo decesso di un motociclista, provocato nella capitale dall’attraversamento di un cinghiale.

L’attività di eradicazione deve essere ulteriormente rafforzata attuando tutte le misure, anche straordinarie, previste dal Priu, come la possibilità di interventi di legittima difesa da parte dell’imprenditore agricolo anche nelle Aree Protette – spiega Bruno Mecca Cici, vicepresidente Coldiretti Piemonte con delega territoriale alla zootecnia –, dando continuità a quelle precedenti e rendendo urgentemente efficaci le nuove. Ricordiamo che è a rischio l’intero settore e la filiera suinicola piemontese, che comprende circa 3mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200mila animali destinati soprattutto ai circuiti protetti di le principali DOP italiane per la preparazione delle migliori specialità gastronomiche nazionali, come il prosciutto di Parma e quello di San Daniele”.

Poiché le aziende hanno investito per adeguarsi in termini di biosicurezza, è assolutamente necessario preservare i 3 distretti suini individuati in Piemonte, all’interno dei quali non possono esserci cinghiali, nel raggio di 15 chilometri. Motivo per cui la Regione deve impegnarsi a mettere in atto tutte le azioni necessarie per l’allontanamento totale dei cinghiali, coinvolgendo tutti gli enti competenti, compresi i parchi – evidenziano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Un problema, quindi, per il quale non c’è più tempo da perdere e che dovrà rientrare tra le priorità del nuovo consiglio regionale non appena si insedierà”.

 
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