Divieto di cani sulla spiaggia di Catanzaro, le critiche dell’assessore Eugenio Riccio – .

Che l’amministrazione Fiorita usi il pugno di ferro con i “deboli” ignorando i “forti” – scrive il consigliere comunale Eugenio Riccio – è ormai evidente a tutti i cittadini di Catanzaro, costretti a convivere quotidianamente con situazioni di totale anarchia: l’abusivismo commerciale l’edilizia prospera in ogni quartiere da nord a sud della città, con numeri record sul lungomare, traffico e degrado urbano non monitorati né sanzionati, per non parlare delle centinaia di ordini di demolizione, molti dei quali emessi dall’Autorità Giudiziaria, che restano chiusi in cassetti polverosi per codardia o mancanza di rispetto della legalità da parte di chi dovrebbe realizzarli.

Facile, quindi, per il sindaco Fiorita mettere in atto divieti ridicoli e difficili da far rispettare. L’ultima perla, in ordine di tempo, è la recente “ordinanza balneare” che, oltre a non essere in linea su alcuni aspetti fondamentali relativi all’“idoneità alla balneazione” con quella emanata dall’Autorità Portuale di Soverato (grave omissione o svista?) , impone divieti sconcertanti. Ad esempio il divieto di fumare in spiaggia. Anche se questa può sembrare una buona iniziativa, ci chiediamo come verrà applicata. Osiamo immaginare la presenza sulle nostre spiagge dell’assessore alla sicurezza dal pugno di ferro, Marinella Giordano, che rinuncerà al soggiorno estivo a Caminia pronta a multare ogni fumatore.

Il sindaco Fiorita ha imposto anche il divieto di vendita e commercio sulla spiaggia, colpendo il famoso “vu cumprà” (alla faccia di Lucano e dell’inclusione sociale…).

Ridicolo, visto che nessuno fa rispettare questo divieto sul lungomare, tanto meno in spiaggia. Ma il culmine si raggiunge con il “divieto categorico e imperativo per tutti” di portare i cani in spiaggia, con Fiorita & compagni che si mettono alla pari dei “gerarchi e sindaci” del famigerato ventennio.

Considerato che non esiste una legge statale che vieti di portare il proprio animale domestico in spiaggia, ci chiediamo perché ci sia tanto odio nei confronti dei nostri amici a quattro zampe. Che problema c’è se i proprietari li tengono sotto l’ombrellone con tutte le precauzioni? E quale è la logica di confinare proprietari e pelosi in pochi metri quadrati di spiaggia a Giovino in prossimità di un canale di raccolta delle acque piovane dove l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Soverato prevede il divieto di balneazione?

Questa ennesima “perla” è probabilmente opera dell’assessore alla tutela animali, Nunzio Belcaro, che, preoccupato per la mancanza di creme protettive per i nostri amici a quattro zampe, si sarà speso troppo per imporre questo divieto. Praticamente una serie di divieti che sembrano usciti da un cartone animato di Walt Disney più che da un’amministrazione seria e rispettosa dei diritti degli animali domestici.

Un’ordinanza che va assolutamente rivista con buon senso e ragione, perché probabilmente illegittima in quanto non prevede l’entità delle sanzioni per i trasgressori e le ragioni che hanno portato al divieto. Un’ordinanza che allontanerà dal Lido i vacanzieri – già non molti – che negli anni passati non hanno mai avuto problemi a portare in spiaggia i propri cani.

Per questo invitiamo il sindaco Fiorita, se non impegnato in qualche escursione in barca, tra un bicchiere di champagne e un amaro lucano, a trovare il tempo per fare un giro tra le spiagge libere della sua amata Soverato, dove i cani sono i benvenuti e contribuiscono , grazie ai loro proprietari, ad incrementare i flussi turistici nella perla dello Ionio

 
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