A Cosenza scoppia il caso Tutino: riscatto a sua insaputa. L’agente: “Senza parole” – .

Il Cosenza ha riscattato Gennaro Tutino ma… a sua insaputa! Quello che è successo in queste ore in Calabria per lui ha dell’incredibile. Sembrava infatti che i rossoblù avessero deciso di non riscattare l’attaccante di proprietà Parma e reduce da una grande stagione con 20 gol segnati, per poi decidere di puntare sul giocatore con un investimento di oltre 2 milioni di euro. Tutto finito? Non perché il giocatore non gli piacesse, ha altre ambizioni e vuole lasciare il Cosenza per giocare in Serie A o per puntare alla promozione con una squadra ambiziosa nel campionato cadetto. È a TuttoMercatoWeb.com persone Mario Giuffredi fa luce sul futuro del suo cliente. Un futuro che sembra lontano da Cosenza.

Giuffredi, il Cosenza ha riscattato Tutino. Andare avanti insieme?
“Gennaro è molto legato alla piazza del Cosenza, gli è sempre piaciuto perché la gente lo ama e lo fa sentire importante. Sarà sempre grato a ciò che il Cosenza gli ha dato, ma come in ogni cosa nella vita c’è un inizio e una fine”.

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Sarà quindi un addio a prescindere dal riscatto?
“Gli obiettivi professionali di Tutino non coincidono con quelli del Cosenza. Vuole giocare in Serie A o lottare in una squadra di B che possa vincere lo scudetto, penso che il Cosenza non possa lottare per questo. Il suo ciclo si è concluso la scorsa stagione.

La domanda è d’obbligo: vuoi andare via, perché il Cosenza lo ha comprato?
“Sono rimasto senza parole dal comportamento del presidente Guarascio. Non si è nemmeno degnato di fare una telefonata al giocatore per dirgli che le sue intenzioni erano quelle di riscattarlo. Da quando faccio questo lavoro non mi è mai capitato che un club che vuole riscattare un giocatore non faccia una chiamata. Ritengo il comportamento scorretto. Per quanto mi riguarda ho ricevuto telefonate da Ursino e Delvecchio ma non mi hanno detto chiaramente le intenzioni del presidente perché non le conoscevano. Mi hanno detto che il presidente stava valutando ma non aveva ancora deciso. Ritengo tutto ciò un comportamento professionalmente scorretto. Detto questo sono felice che il Presidente abbia fatto un investimento importante affinché il Cosenza possa stare in pace: significa che la proprietà del club ha la forza per costruire una squadra importante viste le risorse che ha a disposizione. Ma una cosa è certa e la dico con grande determinazione: volenti o nolenti, il ciclo Tutino a Cosenza è finito”.

 
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