VITERBO – Riceviamo da Luigi Telli (Segretario del Partito Rifondazione Comunista – Circolo Sinistra Europea di Viterbo) e pubblichiamo: “Stiamo parlando dell’asilo nido comunale “I Cuccioli” (quello che tutti chiamiamo “Onmi”, sopra il Santuario) : al di là delle vere o presunte idiosincrasie, cosa intende fare Chiara Frontini nel suo ruolo di sindaco di Viterbo? La notizia è arrivata di pochi giorni fa, ed è francamente allarmante: si è deciso di dirottare tutti i nuovi iscritti all’asilo nido comunale verso altre strutture, condannando così l’unico asilo nido del centro storico alla progressiva chiusura. Gli abitanti del centro dovranno attrezzarsi per mandare i propri figli negli asili pubblici lontani, spesso dalla parte opposta della città. Ma è possibile? Un capoluogo di provincia, con il tanto celebrato centro storico-medievale più grande d’Europa, i cui residenti vanno coccolati; i proclami favorevoli alle telecamere sulla valorizzazione (anche urbanistica) di San Faustino come quartiere storico, popolare, vivace e multietnico… Sono tutte parole vuote? Cosa succederà al personale che lavora al nido? E quel servizio, altamente qualificato e prezioso, soprattutto in un quartiere popolare come San Faustino? Si chiude definitivamente oppure, se vogliamo essere maligni, si pensa di fare soldi lasciandola morire per poi magari rinascere affidata a qualche cooperativa? Se, tuttavia, il problema è che occorre effettuare un lavoro di adeguamento strutturale o di adeguamento, quanto durerà questo lavoro? E qual è il costo? E dove andranno i bambini dell’asilo? E dove andranno coloro che ci lavorano? Vorremmo risposte chiare. Di solito si dice che i lavori andrebbero fatti, ma non si possono fare perché non ci sono i soldi: ma in queste settimane suona come una scusa. I fondi per gli asili nido non si trovano, ma da mesi il governo stanzia soldi per l’acquisto di armi da inviare in Ucraina o Israele, in barba alla Costituzione che non solo rifiuta ma “ripudia” la guerra. I soldi ci sono: quindi il problema è politico. E su questo problema noi di Rifondazione Comunista chiediamo: sindaco Frontini, ha qualcosa da dire in merito? Come intendi trasferirti?”
