La Lombardia avanza, ma lentamente – .

La Lombardia avanza, ma lentamente – .
La Lombardia avanza, ma lentamente – .

Negli ultimi anni i processi di digitalizzazione hanno rappresentato uno dei principali macro-trend globali, influenzando profondamente tutti i settori, compresa la Pubblica Amministrazione (PA). A questo proposito, i risultati della recente indagine Istat sull’ICT nelle Pubbliche Amministrazioni offrono un interessante spaccato di come si sta evolvendo il processo di digitalizzazione in Italia, con notevoli differenze regionali e una Lombardia che, pur proseguendo su questa strada, non sta procedendo come previsto . aspetterei. Ecco alcuni dei dati più interessanti riportati nello studio.

Progresso e disparità regionali

La digitalizzazione nella PA italiana avanza, ma con notevoli differenze tra le varie regioni. È questo il primo aspetto che salta all’occhio guardando il recente rapporto pubblicato dall’Istat: in Lombardia, ad esempio, il 21,7% dei comuni dispone di uffici e servizi informatici indipendenti, un miglioramento significativo rispetto al 15% del 2018, ma il dato resta inferiore ad altre regioni come Toscana (40%) e Sicilia (45%).

Nonostante i progressi del settore pubblico lombardo, la grande maggioranza dei comuni della regione (circa 8 su 10) non ha ancora sviluppato una propria struttura ICT autonoma, rimanendo indietro rispetto ad un progresso ormai imprescindibile. L’utilizzo del digitale, inoltre, non deve più essere visto solo come un’opportunità per il settore privato, che ha visto, ad esempio, un’esplosione di iniziative legate al commercio e all’intrattenimento, non ultima la diffusione di giochi come le slot online che hanno radicalmente ha cambiato il modo di intendere l’intrattenimento, portando su PC e smartphone un gioco tradizionalmente legato alla dimensione fisica in una versione nuova e più accessibile. Per gli uffici pubblici, l’utilizzo di internet e del digitale in generale rappresenta un passaggio obbligato per rendere gli uffici più efficienti, ma anche per abbattere costi e tempi burocratici, avvicinando i cittadini ai diversi servizi.

Progressi nella formazione del personale

Un aspetto positivo della digitalizzazione nella PA è l’incremento della formazione ICT del personale. Nel 2018 solo il 18,3% del personale aveva partecipato ad attività di formazione ICT, mentre nel 2022 questa percentuale è salita al 25,2%. Anche in questo caso non mancano le eccellenze regionali: la Provincia autonoma di Bolzano ha raggiunto il 60% di personale già formato, mentre l’Emilia Romagna si attesta al 36%.

Il dato è particolarmente interessante perché questo incremento è fondamentale per garantire che il personale della PA sia adeguatamente preparato all’utilizzo delle nuove tecnologie e al miglioramento dell’efficienza dei servizi pubblici. Migliorare le infrastrutture ma non avere personale adeguatamente formato sarebbe, in fondo, come avere un’auto da corsa ma non sapere come farla partire.

Il fenomeno dello smart working

Nel valutare i dati relativi all’adozione degli strumenti digitali nella PA non si può non guardare anche al fenomeno dello smart working negli uffici pubblici. La tendenza, che tanto ha colpito le aziende private negli ultimi anni, non ha infatti risparmiato i dipendenti pubblici, che sempre più spesso si avvalgono delle nuove tecnologie per lavorare da remoto.

Nel 2018 solo il 9,1% dei Comuni aveva dotato i propri dipendenti di laptop, percentuale salita al 26,3% nel 2022, con un contestuale aumento significativo degli strumenti di videoconferenza, a vantaggio di una maggiore flessibilità lavorativa, della riduzione dei costi e dell’efficientamento dei sistemi di videoconferenza. servizi ai cittadini.

Connessione Internet: un tallone d’Achille

Nonostante i progressi compiuti in altri settori, va tuttavia osservato che la velocità della connessione Internet continua a rappresentare un problema per molti Comuni. Nel 2018 solo il 4,1% dei comuni disponeva di una connessione di almeno 1 Gbit/s; nel 2022 tale percentuale è cresciuta ma si è fermata al 7,9%, creando un ostacolo significativo all’efficienza e all’efficacia dei servizi digitali offerti ai cittadini.

La maggiore digitalizzazione delle PA si traduce, come detto, in un miglioramento dei servizi ai cittadini, ma anche in questo caso con risultati ancora limitati. Solo il 27,2% dei Comuni, ad esempio, ha attivato servizi on-line di prenotazione degli appuntamenti con gli uffici, mentre il 45,5% consente l’accesso via web ai documenti. Inoltre, solo il 31,7% dei Comuni offre la possibilità di ricevere messaggi e notifiche riguardanti scadenze e comunicazioni importanti, numeri che indicano che, nonostante i progressi ci siano stati, resta ancora molto da fare per sfruttare appieno le potenzialità della digitalizzazione.

Un ultimo aspetto fondamentale della digitalizzazione riguarda la nomina di un responsabile della transizione digitale. Circa il 76% dei Comuni della Lombardia ha già nominato un responsabile, spesso in raccordo con altri enti, mentre il 23,7% dei Comuni non ha ancora provveduto a tale nomina, evidenziando la necessità di accelerare il processo per garantire una gestione efficace della transizione digitale.

 
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