SOS CAMPAGNE, 6 MLN DI EURO DI DANNI PER ASSALTI E BLOCCHI – .

SOS CAMPAGNE, 6 MLN DI EURO DI DANNI PER ASSALTI E BLOCCHI – .
SOS CAMPAGNE, 6 MLN DI EURO DI DANNI PER ASSALTI E BLOCCHI – .

(AGENPARL) – Roma, 18 giugno 2024

(AGENPARL) – Mar 18 giugno 2024 Coldiretti Lombardia autorizza la pubblicazione gratuita delle foto allegate che si riferiscono alla protesta davanti a Palazzo Pirelli.
N. 55 – 18 giugno 2024
Cinghiali, Lombardia: campagne SOS
6 milioni di danni per aggressioni e raid
La vita dei cittadini è in pericolo a causa di incidenti stradali e attentati
Ammontano ad almeno sei milioni di euro i danni provocati in un anno dai cinghiali nelle campagne lombarde con attacchi e rastrellamenti che distruggono raccolti, produzioni, pascoli, e costringono gli agricoltori a intervenire per ripristinare quanto rovinato, periodicamente a lavorare per effettuare manutenzioni sugli strumenti installati per cercare di fermare le incursioni, nonché affrontare le perdite di produzione, quota di mercato e redditività.
È quanto stima Coldiretti Lombardia in occasione della protesta in piazza Duca d’Aosta a Milano con un migliaio di agricoltori che si sono radunati davanti a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale, per denunciare con le loro dolorose esperienze una situazione che sta mettendo a dura prova la sanità. , problemi sociali, economici e ambientali. Al loro fianco anche sindaci e rappresentanti delle istituzioni locali.
Senza contare – sottolinea Coldiretti Lombardia – che in molti casi gli agricoltori decidono di non denunciare, per stanchezza e rassegnazione. Infatti i danni causati dagli animali selvatici non vengono rimborsati se non in minima parte. Tra l’altro i pochi risarcimenti che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o dell’animale ucciso. Ad esempio, un produttore di vino che ha visto il suo vigneto devastato dai cinghiali sarà risarcito solo per il semplice valore delle uve.
“L’obiettivo della mobilitazione di Milano – dichiara Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – è applicare immediatamente a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un piano straordinario per la gestione e il contenimento del animali selvatici”.
In Lombardia il problema dei cinghiali, che si aggiunge ai danni causati da altre specie selvatiche o invasive con cui gli allevatori sono costretti quotidianamente a confrontarsi, si è aggravato anno dopo anno. Presso il presidio nel capoluogo lombardo – spiega la Coldiretti regionale – è stata allestita un’esposizione con alcuni dei prodotti agricoli più attaccati da questi ungulati: dal fieno, la cui qualità è compromessa dall’andirivieni di questi animali sui prati , al mais, le cui semine vengono decimate se non eliminate; dalle patate ai piccoli frutti ricercati come alimento, ma anche il riso che viene schiacciato al loro passaggio, vigneti dove le piante più piccole vengono sradicate mentre si mangia il frutto maturo. Danni si registrano anche negli oliveti – spiega Coldiretti Lombardia – con i cinghiali che scavano vicino alle radici delle piante, compromettendone la stabilità.
Questi animali – continua la Coldiretti – sconvolgono gli equilibri ambientali di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico e non risparmiano i muretti a secco, la cui arte è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità. Senza dimenticare che i cinghiali hanno una responsabilità fondamentale nella diffusione della Peste Suina Africana (PSA), la malattia, non trasmissibile all’uomo, che mette in pericolo gli allevamenti di suini e con essi un intero settore che in Lombardia vanta produzioni d’eccellenza come il salame di Varzi DOP, Il salame Brianza e il salame Cacciatora, specialità locali come il tradizionale salame cremonese, giocano un ruolo fondamentale nella creazione di grandi campioni del Made in Italy come il Prosciutto di Parma DOP e il Prosciutto di San Daniele DOP.
Ma gli animali selvatici mettono a rischio anche l’incolumità delle persone, attraverso incursioni sempre più frequenti nei centri urbani, provocando scontri e incidenti su strade e autostrade. Nel 2023, secondo i dati Asaps (l’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale), a livello nazionale si sono verificati 193 incidenti con morti o feriti che hanno coinvolto animali: l’88% di questi è stato causato da un animale selvatico. La Lombardia è la seconda regione per numero di incidenti con animali, insieme alla Campania, con 20 episodi in un anno, dietro solo alla Toscana che ne ha registrati 23.
A poco o nulla serve la riparazione di recinzioni danneggiate o l’installazione temporanea di recinzioni elettrificate – sottolinea la Coldiretti – mentre l’impatto ad alta velocità di un’auto o di una moto contro la massa di un cinghiale adulto può avere conseguenze fatali e drammatiche per conducenti e passeggeri. . Quelle dell’alba e del tramonto sono le ore più a rischio. Il problema – sottolinea la Coldiretti – è che non sempre i cinghiali restano sul luogo dell’incidente, dato che l’animale, anche ferito, si rifugia nella boscaglia o nei prati, oppure capita che lo schianto contro un albero , un sasso lungo un chilometro o lo sbandamento e l’abbandono della strada avvengono proprio per evitare l’impatto con l’animale che fugge senza lasciare tracce.
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