Notizie dall’incontro pubblico sul tema dell’ex Ostello e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (ODCEC) del Tribunale di Velletri

Notizie dall’incontro pubblico sul tema dell’ex Ostello e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (ODCEC) del Tribunale di Velletri
Notizie dall’incontro pubblico sul tema dell’ex Ostello e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (ODCEC) del Tribunale di Velletri
— Avanti Marino

Come annunciato anche dal nostro giornale, ieri si è svolto un incontro pubblico sull’annosa questione decisione del Consiglio Cecchi Di regalare gratuitamente una parte dell’ex ostello dell’ODCEC. L’incontro è stato organizzato dal Comitato “Avanti Marino!” e guidato dal suo Presidente, il Dott. Ivano Moretticon una partecipazione nutrita e animata soprattutto nel finale, quando Marco Comandinicoordinatore pro-tempore di Circolo PD Marino Centro e di ritorno dalla manifestazione nazionale di Roma contro il premierato e le autonomie differenziate, lui ha preso la parola e che invertendo le regole temporali tipiche delle narrazioni riporteremo innanzitutto:

  • a partire da dicembre 2023 l’ODCEC ha ha inaugurato la propria sede a Velletria Palazzo Romani;
  • quindi, secondo Comandini, il problema dell’ex ostello (chiuso dal 2013) non è più se cederlo o meno all’ODCEC, ma quello di iniziare a progettare la propria destinazione con una prospettiva più ampia di rilancio della città che comunque deve andare nella direzione della cultura e del turismo.

Al di là della notizia data, l’intervento dell’a Comandi ha prodotto una certa eccitazione di cui non entreremo qui, ma ha lasciato il posto a una domanda: in tutti questi mesi di discussioni, articoli, denunce, come mai nessuno sapeva o voleva far sapere che il problema era scomparso, ammesso che lo fosse?

Ma sulle domande torneremo più avanti e ora vi diamo un breve elenco, questa volta in ordine cronologico, degli interventi svolti durante l’incontro, durato quasi 3 ore.

Cominciamo da Ivano Moretti che, in qualità di anfitrione dell’evento, ha fatto gli onori di casa introducendo l’argomento con a lungo excursus della vicenda iniziata con la Delibera 118/2023 – a la sua opinione è passata nel silenzio dei Consiglieri – evidenziando tutte le irregolarità formali nonché l’inopportunità della decisione.
Hanno poi parlato da “tecnici”:

  • L’architetto Rocciadesigner insieme al suo collega Batocchi dei restauri eseguiti sull’ex ostello in occasione dei Mondiali di Italia 90 (1,6 miliardi di lire) e del Giubileo del 2000 (5,4 miliardi di lire), anno della sua inaugurazione fino alla sua chiusura definitiva. L’architetto ha illustrato dettagliatamente i complessi lavori realizzati con l’obiettivo di realizzare una struttura ricettiva;
  • il professore. Francuccistorico dell’arte, che con un’esposizione concisa ma coinvolgente ne ha descritto il significatoidentità dei luoghi di Marinopartendo proprio dall’Ostello;
  • il dottore Abatedi Italia Nostra, che ha voluto riportare quanto riferito dall’Assessore Venanzoni (ex candidato sindaco del PD e centrosinistra e parte destra nel 2021) da cui è partita la proposta: all’atto della costituzione dell’ODCEC sarebbe seguita da quella di altri ordini professionalitutti insieme avrebbero allestito i loro uffici all’interno dell’Ostello uscendo dal piano terra per le associazioni culturali marine. Inoltre, da responsabile della sezione Italia Nostra di Marino, ha espresso dubbi sulla conservazione della struttura dove era destinato ad ostello e ha ricordato la proposta di ospitare il conservatorio (anche in ricordo del grande Mozart che qui fu ospitato). Chiede però anche di vedere un “business plan” che possa illustrare la redditività di un ostello, visti anche i risultati deludenti di quelli di Roma e Ciampino.

Una volta conclusi gli interventi “tecnici” si è passati a quelli che definiremmo più “politici”:

  • Fabio Mestici, Il segretario del PSI di Marino, dopo aver denunciato l’assenza di rappresentanti degli altri partiti (ma va detto che quelli dell’opposizione erano a Roma ad una manifestazione nazionale, compreso Comandini che poi è rientrato in tarda serata a Marino centro dove abita ) ha evidenziato il conflitto di interessi in cui Gianfranco Venanzoni (ndr: suo candidato sindaco nel 2021… sic!) in qualità di consigliere d’opposizione/ideatore della proposta/tesoriere dell’ODCEC, ha poi incoraggiato Moretti continuare la lotta richiamando all’unità le forze politiche;
  • Carlo ZelinottiPresidente della Proloco Marino, che ha sottolineato l’importanza di un progetto che rilanci l’intera città non solo per l’ex ostello, ma anche per gli altri gioielli Marino;
  • Ada Santamaitagià Assessore alle Attività Produttive e al Commercio in Consiglio M5S Colizza e rappresentante del Comitato di Quartiere Borgo Garibaldi, che al termine di a Un intervento accorato ha lanciato l’idea per formare a Comitato di Gestione per accompagnare la rinascita dell’ex Ostello;
  • Gianni Bottadell’Associazione per il Cambiamento e direttore del nostro giornale, che ha voluto ricordare l’attenzione riservata alla vicenda dell’ex Ostello Noi cambiamo già da prima del ricorso dell’“Avanti Marino!” Comitato (e il suo Presidente Moretti ci perdonerà), quando all’indomani della delibera 118/2023 ha evidenziato le incongruenze di questa decisione rispetto al programma elettorale del sindaco Cecchi e all’impegno profuso dall’Associazione per il Cambiamento nella raccolta firme sulla petizione. Infine, ha ricordato anche la proposta avanzata di utilizzarlo come “studente” (in realtà anche il Giubileo del 2025 sarebbe stata un’ottima occasione, ma ormai è troppo tardi);
  • Alberto CanestriPresidente del Comitato Cittadino Celebrazioni per il Centenario della morte di Giacomo Matteotti, a cui ha fatto seguito l’intervento dell’on Zelinotti sollecitando un piano per la ripartenza della città;
  • Mirko Laurenti, del Circolo Legambiente Appia Sud – Il Riccio, che ha puntato molto sul concetto di “gestione condivisa” dei beni pubblici, soprattutto alla luce degli accordi siglati con la Regione Lazio, tra gli altri, anche dal Comune di Marino. Partendo da questo concetto ha sostenuto la necessità che il Comune si apra al confronto con la comunità rendendo partecipativa la decisione sulla destinazione dell’ex ostello.

Tornando all’intervento di Marco Comandini di cui vi abbiamo dato conto nell’introduzione, sorge ora una domanda: ora che, come sembra, ilL’ODCEC ha già una propria sede a Velletri È ancora necessario vendere l’ex ostello?

A differenza sua, noi abbiamo ancora qualche dubbio perché il contenuto della famigerata Delibera 118/2023 (che potrete consultare alla fine di questo articolo) sembrerebbe dire una cosa diversa laddove si decide:

  • Per esprimere un orientamento politico favorevole alla concessione in uso da parte dell’ODCEC di Velletri di una porzione di immobile sito in Marino – Via Borgo Stazione n. 11 individuato sul foglio MU particella 36 sub 1 (Ostello) ai fini dello svolgimento da quest’ultimo, all’interno dello stesso, della sua attività istituzionalemediante successivo specifico accordo per il godimento dell’immobile.

La vendita sarebbe, quindi, finalizzata ad una non meglio precisata “attività istituzionale” che, Comandi Permettetecelo, è qualcosa di un po’ diverso da una “sede istituzionale”.

Come avrete capito, la questione è complessa: perché l’Ostello (o ex, visto che c’è chi ne mette in dubbio l’efficacia) è un gioiello della storia che, come tanti altri, forma l’identità della nostra città; perché al di là dei costi, ripartire potrebbe rimettere in moto tutta la città; perché, infine, questo trasferimento agita ancora gli animi di molti e non aiuta certo il silenzio di un’Amministrazione che, a cominciare dal Sindaco, più volte chiamato in causa, non ha mai mostrato rispetto per le richieste dei cittadini, ignorandole (ma questo vale anche per molti altri casi).

Quindi non resta che sperare che il Sindaco Cecchismettendo di trattare i marines come sudditi (o, nel peggiore dei casi, come faceva il Marchese…) ma come concittadinispiega quali sono i tuoi piani per questo importante pezzo di “affari pubblici”.

A questo proposito restiamo in attesa di conoscere l’esito dell’incontro movimento promosso dai consiglieri di minoranza, di cui non si è parlato in assemblea, per vedere se in una assemblea pubblica, qualora convocata, il Sindaco e la sua giunta diranno finalmente come stanno le cose e, forse, potremo anche sapere se esiste unL’idea di Marinola famosa pianificazione, che va oltre feste di quartiere per i selfie del sindaco e l’annuale Festa dell’Uva.

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