da parte delle aziende di Italia, Spagna e Portogallo fronte unito sul nuovo regolamento UE – .

da parte delle aziende di Italia, Spagna e Portogallo fronte unito sul nuovo regolamento UE – .
da parte delle aziende di Italia, Spagna e Portogallo fronte unito sul nuovo regolamento UE – .

In vista della discussione sul nuovo regolamento europeo destinato a modificare le regole per la gestione dei veicoli fuori uso, le imprese di demolizione di Italia, Spagna e Portogallo hanno siglato un accordo per porsi come interlocutore unico con Bruxelles.

L’accordo di collaborazione è stato firmato oggi a Madrid tra l’Associazione nazionale demolitori di veicoli (Ada), l’Asociación española de desguace y reciclaje del automóvil (Aedra) e l’equivalente associazione portoghese Ancav (Associação nacional dos centros de abate de veículos), grazie a le firme dei rispettivi presidenti: Anselmo Calò, Germán Catoira e Victor Norsider.

«L’accordo siglato con le associazioni spagnole e portoghesi – spiega Calò – segue un primo accordo raggiunto con gli operatori spagnoli all’inizio dell’anno e costituisce un passo molto importante verso il mercato dei prossimi anni. Pensiamo infatti di poter e dover affrontare insieme la sfida del nuovo Regolamento sui Veicoli Fuori Uso e delle sue possibili modifiche. Gli operatori che rappresentiamo hanno problemi simili e quindi possiamo presentare proposte comuni. Quando più paesi si uniscono, ottieni più ascolto per le tue posizioni. Presto presenteremo emendamenti congiunti, li invieremo alla Commissione e al Consiglio e soprattutto faremo leva sui nostri rappresentanti al Parlamento europeo per sostenere le nostre posizioni”.

Il dibattito sul regolamento riprenderà nei prossimi mesi dopo la formazione della Commissione. La nuova normativa che entrerà in vigore molto probabilmente nel 2026 è destinata a stravolgere il business della demolizione auto come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, imponendo a ogni singolo operatore di raggiungere l’obiettivo di recupero dell’85%.

Le tre associazioni si sono impegnate a perseguire un’azione comune con le istituzioni europee affinché la nuova normativa tuteli le piccole e medie imprese e a scambiare documenti e proposte prima di condividerli con le istituzioni comunitarie e le altre componenti del fine vita dei veicoli .

 
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